Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio si è dimesso, ieri sera, 14 settembre, al termine di una riunione di maggioranza.
Di Primio ha rassegnato le dimissioni in vista di una candidatura a Presidente alle prossime elezioni regionali. Da alcuni mesi era entrato in Forza Italia. Di recente Di Primio, che è al secondo mandato alla guida di una coalizione di centrodestra al Comune di Chieti, ha detto di essere disponibile a candidarsi ma solo a presidente e non a consigliere regionale. Il Sindaco ha già protocollato, ieri, la lettera di dimissioni ma ha 20 giorni di tempo per ripensarci e ritirarle se non otterrà la candidatura alla presidenza della Regione. Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva in più occasioni affermato di non avere alcuna intenzione di lasciare la guida del Comune per una candidatura a consigliere regionale. Forza Italia, però, non ha ancora sciolto le riserve sulle candidature e si parla di un sondaggio telefonico per chiedere ai intervistati di scegliere fra quattro candidati. Oltre a Di Primio in lizza ci sarebbero il consigliere regionale e presidente della Commissione di Vigilanza, il teatino, Mauro Febbo, il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino e il consigliere regionale Paolo Gatti .
Durante una conferenza stampa, questa mattina, Di Primio ha spiegato le motivazioni. Ieri, dopo aver approvato una serie di delibere di giunta, ha comunicato la sua decisione agli
assessori e, in serata, nel corso della riunione di maggioranza, anche ai consiglieri comunali. Entro il 4 ottobre Di Primio dovrà decidere se confermare o ritirare le dimissioni.
“Non sono un rottamatore ma- ha detto oggi Di Primio ai giornalisti – in Regione bisognerebbe portare aria nuova e spero che la coalizione di centro destra si presenterà unita per vincere e governare. Ho dovuto rassegnare le dimissioni per potermi candidare in base a una norma che obbliga i Sindaci a dimettersi se vogliono candidarsi alle elezioni regionali ma nei prossimi 20 giorni continuerò a svolgere le funzioni di primo cittadino e di vice presidente nazionale dell’Anci e a fare gli interessi della collettività. Ciò che spero di poter proseguire , se sarò il candidato presidente, da possibile governatore d’Abruzzo”.
Intanto in una nota, Chiara Zappalorto e Alessio Di Iorio, consiglieri comunali Pd Chieti, commentano:
“Le dimissioni sono il più bel gesto d’amore che Umberto Di Primio potesse fare alla nostra città. Dopo essere stato in Comune per più di 20 anni con posizioni di vertice ed aver ricoperto tutti i ruoli possibili, lascia una Città in ginocchio dal punto di vista sociale ed economico. Il ruolo di capoluogo di Chieti è sempre più svilito da un atteggiamento di negativo campanilismo che ci ha portati al totale isolamento all’interno della nostra Regione Abruzzo. Oggi lui si candida a guidare, come un generale senza esercito,proprio l’Istituzione dalla quale si è allontanato, creando un distacco nocivo per lui e per tutti i cittadini. Chieti merita di rinascere, merita di rialzarsi e di correre verso un futuro pieno di opportunità, nel quale mettere in vetrina i suoi gioielli. Chieti ha bisogno di amore. Chieti ha bisogno di prendere per mano le nuove generazioni e dir loro che qui si può pensare di vivere per sempre. In questi anni, dinanzi alle critiche, Umberto Di Primio è stato solo capace di trincerarsi dietro il risultato elettorale, senza mai entrare nel merito dei problemi ma soprattutto senza ascoltare le soluzioni, proposte da opposizione e cittadini. C’è tanto da fare, ma c’è anche tanto da valorizzare. Lanciamo un appello a tutti coloro che sono innamorati di Chieti: non è tempo di coalizioni, partiti e liste. È tempo di una riscossa civica che parta da noi tutti. Noi siamo pronti a dare una mano, per il bene di Chieti”.
Il servizio del Tg8