Covid: dall’Ema ok al primo vaccino aggiornato

Mentre in Italia si registra un nuovo leggero aumento dei casi di Covid-19, senza tuttavia alcuna allerta in termini di impatto sugli ospedali, arriva il via libera dell’Agenzia europea dei medicinali Ema al vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech adattato alla sottovariante Omicron XBB.1.5, attualmente dominante

Il nuovo vaccino aggiornato, ma altri sono all’esame del’Ema, dovrebbe essere disponibile da ottobre anche in Italia e la sua somministrazione, come rileva l’ultima circolare del ministero della Salute, è fortemente raccomandata agli over-60 ed ai soggetti fragili per i quali, avvertono gli esperti, è consigliata anche la vaccinazione
antinfluenzale.

Il ceppo, spiega l’Ema, “è strettamente correlato ad altre varianti attualmente in circolazione” e quindi “si prevede che il vaccino contribuisca a mantenere una protezione ottimale contro il Covid causato da queste altre varianti”, come ad
esempio la nuova variante BA.2.86, denominata Pirola. Il vaccino può essere utilizzato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età. Gli adulti e i bambini a partire dai
5 anni di età che necessitano di vaccinazione dovrebbero ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale. Comirnaty è il primo vaccino aggiornato per proteggere dalle ultime varianti del virus SarsCoV2 a ricevere una valutazione positiva dell’Ema.

Sarà disponibile per la nuova campagna vaccinale autunnale, mentre il quadro epidemiologico in Italia segnala un aumento della circolazione virale pur senza destare allarmi. Secondo l’ultimo monitoraggio settimanale del ministero della Salute, infatti, l’incidenza di nuovi casi Covid si mantiene bassa seppur in aumento. Anche l’impatto sugli ospedali rimane limitato, sebbene in leggero aumento, e la fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza è proprio quella dei grandi anziani.

In vista di un possibile aumento dei casi di Covid-19 con la stagione fredda, la vaccinazione con i vaccini aggiornati è “fortemente consigliata agli over-60 ed ai soggetti fragili per evitare il rischio di malattia grave, che per questi soggetti è concreto nonostante il virus SarsCoV2 ora preoccupi meno rispetto al passato”, sottolinea all’ANSA l’epidemiologo Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione generale del ministero della Salute. Il virus SarsCoV2, spiega, “continua a circolare con diverse sottovarianti nuove, ricombinanti di Omicron, che possono portare ad un rialzo dei casi ed un piccolo aumento si comincia ad osservare. Ci si può aspettare una ulteriore circolazione nella stagione fredda, come accade per i virus respiratori in generale. Quindi – avverte – proteggere anziani e fragili è importante poiché molti non sono andati oltre la seconda o terza dose di richiamo e non si vaccinano da tempo”. E’ dunque “bene che lo facciano, mentre in base alla circolare ministeriale non vi è la medesima indicazione per le persone più giovani”.

Il consiglio dell’esperto, sempre per queste fasce di popolazione maggiormente a rischio, è inoltre di fare anche la vaccinazione antinfluenzale a partire dal prossimo ottobre: “per over-60 e fragili è opportuno fare entrambe le vaccinazioni – sottolinea – al fine di evitare il rischio di malattia grave, che è sempre presente per queste categorie. Inoltre, per facilitare le procedure, si possono effettuare le due vaccinazioni distinte nella stessa seduta”.

Quanto all’efficacia del vaccino aggiornato Comirnaty, “va ricordato – conclude Rezza – che nella fase attuale, l’obiettivo della vaccinazione non è più tanto quello di diminuire la circolazione del virus, quanto quello di evitare la malattia grave proprio nelle categorie più a rischio.”

Antonella Micolitti: