Il primo aprile segna una data importante per chi ha richiesto di andare in pensione usufruendo della quota 100: l’INPS di Chieti comunica che le prime pensioni sono pronte per l’erogazione. La Cgil mette in guardia sui ricalcoli.
C’è un vecchio proverbio che recita: “articolo quinto, chi ha in mano ha vinto”; eppure se proviamo ad applicarlo alla quota 100 o al reddito di cittadinanza, la somma ricevuta dal cittadino potrebbe… tornare indietro. A mettere in guardia contro il rischio del “ricalcolo percorso” è il patronato Inca Cgil di Chieti che individua anche altre criticità: per esempio, la necessità di procedere rapidamente all’istruzione delle pratiche quota 100 e reddito di cittadinanza potrebbe finire con il penalizzare le altre richieste, che subirebbero pesanti ritardi. Inoltre, aggiunge Germano di Laudo (Inca Cgil Chieti), le pensioni e i redditi di cittadinanza già erogati saranno comunque soggetti a verifiche e ricalcoli, con il rischio che al cittadino venga richiesta indietro la somma erogata, tutta o in parte. La stessa Cgil riconosce però che fin qui tutto sembra filare liscio, anche grazie alla collaborazione fattiva con l’INPS e alla grande disponibilità del personale addetto. Anche all’INPS si respira aria di soddisfazione, le circa 900 domande fin qui pervenute sono tutte istruite, le pensioni a decorrenza aprile sono già in pagamento e solo poche sono le istanze “bocciate”.
“Ci siamo organizzati bene – dice il direttore INPS Chieti, Alessandro Romano – voglio ringraziare per la disponibilità tutto il nostro personale che ha lavorato alacremente per assicurare ai cittadini risposte celeri e adeguate”.
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