Colpa della natura o dell’uomo? Bombe d’acqua impossibili da arginare o mancata manutenzione delle strade e del verde? L’uno e l’altro: un mix micidiale che ha causato danni e disagi nella zona di Chieti scalo e nelle colline sovrastanti.
Nell’orto i pomodori hanno preso il tetro incarnato del fango, le piante di fagioli sembrano diventate di pietra, l’insalata è una zuppa marroncina. E il brutto è che non basterà una bella lavata a rendere gli ortaggi commestibili, visto che insieme al fango hanno assorbito nafta, olio e altre schifezze prodotte dalle automobili che la colata di limo ha incontrato lungo il cammino. In garage le automobili sembrano fatte con la plastilina, tutte uguali, tutte con la tappezzeria e il motore colorati di beige. I residenti delle zone invase dal fango a Chieti Scalo raccontano di non avere fatto nemmeno in tempo ad allontanare le macchine, l’acqua un momento era bassa e il momento dopo era alta trenta centimetri. I danni sono tanti e ingenti, sia a livello pubblico che privato. Alcune strade comunali e provinciali sono state compromesse dal fango e dalle pietre venite giù dalle colline attorno a Chieti alta, è il caso della strada per Popoli, ma anche delle tante vie che dalla Tiburtina vanno verso il fiume. Da stamattina presto i residenti, armati di ramazza e stivali di gomma, si stanno dando da fare per liberare dal fango e dalle pietre le rispettive proprietà: case, garage, cortili e magazzini. Per le automobili invece c’è solo da sperare che un approfondito lavaggio professionale possa salvare l’estetica e soprattutto il motore.