Carenza idrica a Chieti, Cna: «Disservizi inaccettabili, troppe attività penalizzate»

Carenza idrica a Chieti, la protesta della Cna: «Disservizi inaccettabili, troppe attività penalizzate». Parla il direttore provinciale Letizia Scastiglia

«E’ inaccettabile che tante attività produttive della città debbano subire i continui disservizi nella fornitura dell’acqua, come purtroppo si sta verificando in questi giorni segnati oltretutto da temperature altissime. La società di gestione deve spiegare il perché di tutto ciò, e regolare il flusso dell’erogazione rispettando gli orari prefissati: in caso contrario, siamo pronti a sostenere anche in sede giudiziaria le ragioni di artigiani e commercianti, anche attraverso una class action. In Italia, in tal senso, vi sono molti esempi andati a buon fine».

Lo afferma Letizia Scastiglia, direttore della Cna provinciale di Chieti, che fa sua la protesta di tante attività artigianali e commerciali della città e del comprensorio gestito dall’Aca, la società di gestione di un acquedotto che si segnala soprattutto per le ingenti perdite di una rete distributiva inadeguata e obsoleta:

«Così non si può andare avanti – dice Scastiglia – perché tante, troppe attività come la ristorazione, che dell’acqua hanno bisogno assoluto e vitale, devono poter sapere con certezza assoluta quali sono gli orari di erogazione. Per non trovarsi di fronte a chiusure improvvise che le penalizzano e con loro penalizzano i clienti. Ne va della sopravvivenza di tante attività produttive cittadine, ed è per questo che occorre subito fare chiarezza. E in questa vicenda chiediamo anche alle istituzioni locali, Comune in testa, maggioranza ed opposizione, di intervenire al fianco delle attività produttive locali, pretendendo che il servizio sia effettuato con regolarità».

Massimo Giuliano: