Il Tribunale di Chieti ha condannato a due anni di reclusione e al risarcimento dei danni in separato giudizio alla parte civile, il bidello di un istituto superiore del chietino accusato di tentativo di atti sessuali ai danni di un’alunna che all’epoca dei fatti aveva 14 anni e che si era rivolta a lui per avere una moneta con cui acquistare una bevanda dal distributore automatico
L’approccio era avvenuto nello sgabuzzino della scuola. Il pm aveva chiesto l’assoluzione per il bidello. La sospensione della pena nei confronti del bidello è stata subordinata alla partecipazione a specifici corsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per i medesimi reati. All’uomo, inoltre è stato applicato il divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minori e l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena.