Chieti: botte e minacce alla convivente, condannato

Botte e minacce alla convivente: il tribunale di Chieti ha condannato a 2 anni e 9 mesi un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia.

Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Enrico Colagreco, ha condannato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza privata in riferimento a diversi episodi a danno della convivente. Il pubblico ministero Natascia Troiano aveva chiesto la condanna a tre 3 anni e 9 mesi.

L’uomo è stato anche condannato a risarcire i danni, in separata sede, alla donna che si è costituita parte civile. Secondo l’accusa, l’avrebbe sottoposta a continue vessazioni fisiche e psicologiche. La convivente sarebbe stata coperta di ingiurie, minacciata di morte e percossa fino a provocarle evidenti lesioni sul corpo. Violenti e sistematici litigi per accessi di ira immotivati o scatenati da futili motivi.

In occasione di un litigio l’accusato l’avrebbe colpita con pugni al volto e su tutto il corpo provocandole lesioni guaribili in 10 giorni. L’uomo era anche accusato di averle strappato di mano il telefono cellulare per impedire di telefonare ai genitori o ad altre persone per chiedere aiuto quando la aggrediva.

Marina Moretti: