Vendeva on line condimento aromatizzato al tartufo bianco ma del prezioso tartufo nemmeno una minima traccia. A scoprire la truffa e denunciare un imprenditore del Chietino i Militari del N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti. Sequestrate 5.00o etichette
I carabinieri hanno deferito per frode in commercio l’imprenditore della provincia di Chieti per aver venduto un condimento aromatizzato al tartufo, dichiarando falsamente la naturalità dell’aroma utilizzato.
I militari hanno rinvenuto in vendita on-line all’interno del sito aziendale un “condimento aromatizzato al tartufo, con estratto naturale di tartufo bianco”, nel cui processo produttivo il tartufo non era presente, nemmeno in infinitesima parte.
Le indagini dei Carabinieri della Tutela Forestale hanno accertato che l’aroma utilizzato era una “sostanza aromatizzante”, che ai sensi del Reg. Ue 1334/2008, è di natura chimica.
All’indagato è stato contestato l’art. 515 del codice penale (frode nell’esercizio del commercio), per cui è prevista la reclusione fino a due anni, per aver consegnato agli acquirenti un prodotto con caratteristiche ed ingredienti diversi da quanto dichiarato.
L’aroma, infatti, deriva prevalentemente dall’utilizzo di bismetiltiometano, una sostanza naturalmente presente nei tartufi, che viene sintetizzata nei laboratori con processi di natura chimica. Giova comunque ricordare come l’utilizzo degli aromi sintetici sia normato a livello comunitario ed il relativo consumo non crea rischi per la salute.