Gli operatori del canile di Chieti sottolineano le gravi difficoltà economiche che affliggono la struttura di ricovero dei cani e rivolgono un invito ai cittadini “Adottateli!”.
Margara Romano, una delle volontarie del canile di Vallepara (zona San Salvatore) è capofila del progetto Calendario 2020 del canile di Chieti. L’iniziativa, giunta alla quindicesima edizione, serve a raccogliere fondi utili alla struttura.
“Sollecitiamo le adozioni dei cani ospitati nel canile di Chieti – afferma la Romano – sia per dare loro una casa e un padrone, ma anche perché siamo in difficoltà economica. Non abbiamo, purtroppo, un grande appoggio da parte delle istituzioni: siamo costretti a fare tutto da noi, anche a pagarci i lavori di manutenzione, attendiamo da un anno il compenso che il Comune aveva stanziato per il canile”.
Il calendario al costo di 10 euro può essere acquistato presso la Libreria De Luca o presso il canile di Chieti, aperto dalle 9.00 alle 16.00 compresi i festivi. Nei dodici scatti fotografici sono protagonisti i cani ospiti del canile teatino, tutti in attesa dell’arrivo di qualcuno che voglia adottarli.
“Dodici foto che a volte inteneriscono e a volte regalano un sorriso, scattate dai volontari che sottraggono i cani al randagismo, alle malattie e ai rischi di vita e che hanno come impegno prioritario farli adottare per donare loro l’affetto di un padrone che sappia prendersene cura. Attualmente sono 200 i cani presenti nella struttura del rifugio – spiega ancora Margara Romano – più quelli reimmessi sul territorio, i cosiddetti cane di quartiere reinseriti a Vallepara poiché non c’è stata la possibilità di accoglierli nel rifugio. Chiediamo di adottare cani del canile di Chieti perché adottare un cane è un gesto d’amore, ma allo stesso tempo un atto di sensibilità e altruismo. Ogni anno, un mese del calendario è dedicato ad uno dei cani scomparsi. Questa volta la penultima pagina è dedicata a Contessa, il cane di quartiere venuto a mancare a causa del ritardo dei soccorsi: tutti a Chieti la ricorderanno come il cane del Tricalle”.
(Immagine di repertorio)