Una diffida depositata contro l’Azienda per aver interrotto nell’aprile 2020 il servizio di trasporto degli utenti del Centro Diurno
Dopo 25 mesi esatti di vana attesa è scattata la diffida da parte dell’Anffas. Il servizio viene garantito agli utenti che frequentano il centro riabilitativo, escludendo “senza alcun criterio”, dice la presidente Toto, quelli frequentando il centro diurno.
“Ci siamo visti costretti, nostro malgrado – scrive la presidente Erika Toto – ad arrivare a questo atto estremo perché, nonostante molteplici sollecitazioni, non abbiamo ottenuto la conferma del servizio che garantiamo da più di dieci anni. Il servizio da noi svolto, di competenza della Chieti Solidale, inserito nel piano distrettuale sociale, è espressamente rivolto a persone disabili che necessitano di trasporto dalle relative abitazioni o dalle scuole ai centri riabilitativi e diurni come il nostro”.
La presidente spiega che Anffas già dal 2007 è stata riconosciuta come fondazione legittimata ad agire per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni. “Pertanto – precisa – la nostra diffida nei confronti dell’azienda Chieti Solidale deve essere interpretata per aver deciso di garantire il servizio soltanto agli utenti che frequentano il centro riabilitativo, escludendo senza alcun criterio quelli frequentando il centro diurno”.
Un disservizio, lamenta Toto, che “ha causato a molti utenti, già fragili un disagio psicologico non indifferente, per cui l’isolamento perdurante ha comportato stati emotivi di chiusura e depressione. In più, le famiglie aventi negli anni hanno subito una situazione di grave disagio, dovuto alle difficoltà di mobilità e al sovraccarico assistenziale”