Un uomo di 39 anni di Chieti è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa e non menzione, e al risarcimento dei danni, nel processo con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto la condanna a un anno e quattro mesi
L’uomo, accusato di atti persecutori ovvero stalking e di violazione di domicilio, il quale è stato anche condannato a risarcire i danni in separato giudizio, dovrà versare una provvisionale di 7.000 euro alla moglie che si è costituita parte civile. Secondo l’accusa l’uomo molestava la moglie con la quale era in corso il giudizio di separazione, inviandole numerose chiamate su whatsapp, e la minacciava. In un’occasione è entrato in casa della donna, che non aveva voluto aprire, sfondando a calci la porta di ingresso. La donna, temendo per la propria incolumità e per quella dei figli, era stata costretta a lasciare la propria abitazione.