Chieti, protesta studenti disabili all’Università “d’Annunzio”
C’è una credenza popolare secondo la quale se c’è una cosa che funziona alla perfezione, sta pur certo che prima o poi scompare Una dimostrazione concreta all’Università “G. d’Annunzio” di Chieti dove un servizio invidiato da numerosi atenei di sostegno allo studio per ragazzi disabili, viene di fato smontato pezzo pezzo e rimodulato in base a dei criteri che appaiono al quanto discutibili. Una su tutte, il tutoraggio specializzato, insegnanti che con cura e competenza, fino a qualche tempo fa, aiutavano i ragazzi a studiare, fare esami e addirittura laurearsi, d’incanto sono spariti in nome di una diversa valutazione in base alla quale sembra essere molto più importante un supporto psicologico o addirittura un tutoraggio alla pari, altri studenti al posto degli insegnanti.
E così, per circa 70 studenti con svariate disabilità, dominano il caos e l’incertezza per il loro futuro. Sul servizio di tutoraggio alla pari, poi, in molti casi gli studenti normodotati in affiancamento, si limitano a prendere appunti, ma non sembrano essere in grado di dare un sostegno sufficientemente competente. Stamattina una folta rappresentanza di studenti disabili ha messo in scena un sit in di protesta davanti al Rettorato, a Chieti, ne è seguito un confronto tra una loro delegazione, capitanata dalla Presidente della Consulta Carmela Santulli ed alcuni di loro, con il Rettore Uscente Sergio Caputi ed il nuovo Liborio Stuppia: “Abbiamo avuto ampie garanzie – ci ha riferito Carmela Santulli – sul rafforzamento del servizio con l’istituzione di una Commissione Specializzata ed un Info Point ed il supporto psicologico sarà utilizzato per valutare l’opportunità o meno di affiancare ai ragazzi dei tutor specializzati.” resta da chiedersi, tuttavia, in base a quali criteri verrà stabilito se uno studente disabile ha diritto o meno ad un insegnante di sostegno.