Chieti: salumi non a norma, 12 multe a ditte di prodotti alimentari

Militari del N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti hanno multato 12 ditte operanti nel settore alimentare per 18.664,00. In supermercati della provincia di Chieti trovate confezioni preimballate di salumi (sottovuoto, in vaschette o in budello) che non rispettavano la normativa nazionale in ordine alla corretta etichettatura dei prodotti a base di carne

Il NIPAAF ha accertato che molti salumi, realizzati in laboratori Italiani, non riportavano le indicazioni di legge, ovvero le stampavano in modo da non rendere facilmente visibile la diversa origine delle carni (stati membri dell’Unione Europea, ma anche extra UE), in violazione del decreto interministeriale del 6 agosto 2020 (valido in via sperimentale fino al 31 dicembre p.v.), che integra il Regolamento UE n. 1169/2011, gravando i produttori dell’obbligo di rendere immediatamente percepibile l’origine della materia prima utilizzata nelle preparazioni a base di carne.

Al fine di assicurare una corretta e completa informazione ai consumatori, e per rafforzare la prevenzione e repressione delle frodi alimentari e della concorrenza sleale, l’Italia ha adottato normative più restrittive rispetto alle previsioni comunitarie, introducendo l’obbligo di riportare nel campo visivo principale delle etichette di prodotti a base di ungulati domestici l’indicazione del luogo di provenienza della carne suina (lo stesso accade per pasta, latticini e pomodori trasformati).

Si ricorda che, per normativa comunitaria, l’obbligo di indicazione della materia prima utilizzata nella preparazione dei prodotti trasformati (ingrediente primario), è obbligatorio solo quando in etichetta è espressamente indicato il paese di origine dell’alimento.

Barbara Orsini: