Chieti: “Traduttore dalla lingua italiana alla parlata teatina e viceversa”

«L’Abruzzo è un piccolo territorio, eppure in ogni paese vi è una parlata particolare, frutto di differenti storie millenarie»: è con questa premessa che si apre il libro di Aurelio Bigi, pubblicato dal Rotary Club di Chieti per Edicola editrice Castellana

 

Un “Traduttore dalla lingua italiana alla parlata teatina e viceversa”, presentato al Museo d’arte Costantino Barbella di Chieti da Gregorio Di Luzio, presidente del Rotary Club di Chieti.

«Questo libro non ha la pretesa di essere un dizionario, ma piuttosto uno strumento utile per quanti decidono di cimentarsi con la parlata teatina, che ha regole ben precise, frutto di contaminazioni e dominazioni passate», racconta al tg8 Aurelio Bigi, autore della pubblicazione e storico. «Nel libro ho voluto inserire anche un capitolo sui proverbi dialettali, modi di dire che si perdono nella notte dei tempi e che hanno radici nella vita quotidiana vissuta dai nostri antenati e che, nonostante il tempo trascorso, risultano ancora attuali.»

Barbara Orsini: