Chieti: vertice sull’emergenza Pronto Soccorso, intanto una soluzione fino al 15 settembre

Alla fine sembra esser stata trovata la soluzione per il Pronto Soccorso dell’ospedale di Chieti: preziosa la riunione, di questa mattina, alla quale hanno preso parte la Direzione strategica della Asl al completo, con Thomas Schael, Angelo Muraglia e Giovanni Stroppa, il Direttore del Dipartimento di Medicina Francesco Cipollone e altri dirigenti

 

Il confronto si è focalizzato sulle azioni possibili da intraprendere per compensare la carenza di medici. La mano tesa arriva dallo stesso Dipartimento che si è impegnato a coprire almeno 30 turni al mese, fino al 15 settembre, con personale dei reparti di Medicina 2, Clinica Medica e Geriatria, preservando quest’ultima dal rischio di accorpamento temporaneo che si era profilato qualche giorno in mancanza di  alternative. 

La decisione scaturita dal vertice di questa mattina è stata poi comunicata al Sindaco di Chieti, Diego Ferrara, nel corso della riunione del Comitato ristretto dei sindaci della stessa Asl riunitosi per un confronto su alcuni temi di politica sanitaria, a partire dall’affanno vissuto nell’Area Emergenza in tutti gli ospedali. Allo stesso primo cittadino del Capoluogo è stata anche consegnata la mappa con gli interventi previsti per il riordino del “SS. Annunziata”, che vale 60 milioni di investimenti. Il progetto di dettaglio verrà inviato al Presidente Marsilio e all’Assessore Verì il prossimo 15 luglio, e subito dopo illustrato al Comitato ristretto dei Sindaci.

“Saremo ben felici di confrontarci con il presidente Marsilio, l’assessore alla Sanità e il direttore generale della Asl – commenta il sindaco Ferrara – , quando avremo qualcosa di più credibile di un’ipotesi stampata a colori, ma senza coperture e certezze”.

 

“La Regione sta seguendo da mesi le criticità dei pronto soccorso dei nostri ospedali, mettendo in campo una strategia di intervento con azioni sia a breve, che a medio e lungo termine”. Lo precisa l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che questa mattina ha partecipato in audizione alla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale.

“Siamo consapevoli – sottolinea l’assessore – delle difficoltà che si registrano nei pronto soccorso: problemi rilevati non solo nella nostra regione, ma in tutta Italia, tanto che del tema si sta occupando attivamente e costantemente la Commissione Salute nazionale. In attesa di adeguati provvedimenti legislativi statali, ci siamo comunque prontamente attivati, in un costante confronto con le Asl, con le quali si sono tenuti numerosi incontri operativi in Assessorato”.

La Regione, già da tempo, ha previsto incentivi economici per i medici che prestano servizio nei dipartimenti di emergenza, così da limitare l’impatto negativo della mancanza di risposta agli avvisi di reclutamento pubblicati dalle aziende sanitarie. E’ andato deserto anche l’ultimo, della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che aveva previsto la possibilità per i medici di lavorare metà tempo in reparto e metà al pronto soccorso.

“Il punto – aggiunge la Verì – è che ormai anche le incentivazioni economiche non sono più attrattive per i medici già in organico al pronto soccorso, che in numero sempre maggiore decidono di non garantire turni aggiuntivi rispetto agli ordinari. Prestazioni, invece, che al momento vengono assicurate dal personale sanitario di altri reparti. Situazioni tampone, e dunque temporanee, che però permettono di garantire l’assistenza e anche il diritto ai riposi dei medici stessi”.

Barbara Orsini: