E’ corsa contro il tempo per evitare il dissesto finanziario al Comune di Chieti. Ultimo giorno utile il 31 marzo quando i giudici saranno chiamati a decidere su Teateservizi e la Corte dei Conti sul piano di riequilibrio. In caso di pareri negativi, si andrà in dissesto. Ferrara è comunque fiducioso: “Abbiamo fatto tutto il possibile”
La decisione dei giudici sul piano concordatario di Teateservizi potrebbe trascinare in salvo anche il Comune di Chieti e allontanare il dissesto. Il piano di concordato per evitare il fallimento di Teateservizi è pronto. Il liquidatore Di Iorio ne ha consegnato un sunto venerdì sera e ieri mattina è stato condiviso da tutta la maggioranza. C’è da chiarire che prima che il liquidatore possa consegnarlo ai giudici, c’è un ulteriore passaggio. In consiglio comunale arriverà il nuovo piano industriale della società pubblica. Se dunque l’assise non darà il via libera nei tempi al nuovo piano industriale salterebbe il concordato, strada individuata per sospendere la richiesta di fallimento avviata dalla Procura. E se Teateservizi finisse in fallimento, a catena il Comune andrebbe in dissesto.
Il sindaco Ferrara non perde le speranze e anzi afferma: “L’approvazione del piano di riequilibrio presentato nel 2021 rappresenterà il giro di boa della mia amministrazione. Siamo quindi certi di aver fatto il possibile per salvare la nostra città dal dissesto e, con questo positivo stato d’animo, attenderemo il parere dei giudici”. Inizia il conto alla rovescia per far sì che il Comune di Chieti non vada in dissesto con il conseguente arrivo di un commissario per l’ordinaria amministrazione che affiancherebbe il sindaco. Sindaco e maggioranza compatta per salvare il salvabile.