Sindaco su visita di Marsilio: “Accogliamo positivamente il suo impegno, la Regione deve sostenerci nel riconoscimento dello stato di emergenza, unico modo per avere fondi e promuovere un’azione ad ampio raggio”
Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, nel primo pomeriggio di oggi, ha effettuato un sopralluogo lungo viale Gran Sasso a Chieti, una zona fortemente interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico. Nelle scorse settimane, infatti, per motivi di sicurezza, sono state chiusi due edifici scolastici e una palazzina è stata interamente evacuata. Marsilio, raggiunto, tra gli altri, anche dal sindaco di Chieti, Diego Ferrara, e dal consigliere regionale, Mauro Febbo, è stato supportato, durante la perlustrazione, da funnzionari e tecnici dell’Agenzia di protezione civile regionale.
“Sostegno per il riconoscimento dello stato di emergenza con il Governo, fronte comune per avere fondi che diano a Chieti la possibilità di intervenire e fare prevenzione sul fenomeno del dissesto idrogeologico e dare ristoro a chi ha perso la casa, questo abbiamo chiesto al presidente Marsilio durante la sua visita in città oggi pomeriggio e su questo continueranno sinergia e confronto con Regione e Protezione civile regionale e nazionale”, così il sindaco Diego Ferrara alla fine dell’incontro tenutosi oggi su via Gran Sasso, a un passo dai condomini e dalle scuole che la settimana scorsa, con ordinanza, il sindaco è stato costretto ad interdire a causa del peggioramento delle condizioni di stabilità delle strutture dopo l’ondata di maltempo. Sul posto anche il vicesindaco Paolo De Cesare, il consigliere con delega alla Protezione civile, Vincenzo Ferrara, il funzionario comunale di protezione civile Tommaso Colella, nonché i neonati comitati dei cittadini.
“Siamo lieti che Marsilio abbia risposto subito al nostro appello, riconoscendo l’urgenza e la gravità della situazione di Chieti – continua il sindaco – accogliamo con piacere anche il fatto che come presidente della Regione abbia preso degli impegni concreti e seri con noi, dopo aver toccato con mano le condizioni della collina vulnerabile, primo fra tutti quello di attivare la filiera istituzionale per reperire risorse nazionali ed europee per consentirci di agire in modo ampio e tempestivo. Noi faremo la nostra parte, continuando l’opera di monitoraggio e azione che abbiamo iniziato sin dal primo giorno di amministrazione anche sul dissesto idrogeologico: a breve affideremo l’incarico per un geologo, il professionista dovrà effettuare lo studio necessario all’aggiornamento del PAI, Piano di assetto idrogeologico, che attende da anni di essere attualizzato. Un passaggio importantissimo per lo stato di emergenza e anche per attivare altri canali di finanziamento che per noi e per la zona sono vitali, perché gli studi devono essere ampliati, perché la messa in sicurezza è l’azione più urgente da fare e anche perché ci sono persone e famiglie che hanno perso la casa e che dovranno avere dei ristori, cosa possibile solo se verrà confermata ufficialmente la gravità della situazione e se si attivano tutte le istituzioni. Noi ci siamo, c’è anche la Regione, ora manca solo il Governo e veglieremo affinché risponda al nostro appello”.