Eolico: protocollo firmato tra Ministero del Made in Italy e Renexia del Gruppo Toto

Renexia accoglie con soddisfazione il protocollo d’intesa firmato con il Ministro Urso e MingYang per l’avvio di una filiera industriale dell’eolico. L’accordo prevede un investimento di 500 milioni per la costituzione di una newco che gestirà un sito produttivo per la realizzazione di turbine eoliche in Italia e che darà lavoro a 1.100 risorse

Renexia, società del Gruppo Toto attiva nel settore delle rinnovabili, esprime soddisfazione per aver sottoscritto insieme al Ministro del Made in Italy Adolfo Urso e MingYang, uno dei principali produttori al mondo di turbine eoliche, un Memorandum of Understanding finalizzato alla costituzione di una newco che gestirà un sito produttivo per la fabbricazione di turbine eoliche in Italia, grazie a un investimento di 500 milioni di euro. Qui verranno prodotti e assemblati i componenti fondamentali per la realizzazione di Med Wind, il più grande progetto di impianto eolico offshore floating del Mar Mediterraneo, al largo delle coste trapanesi e per cui Renexia ha presentato oggi lo Studio di Impatto Ambientale, dopo una vasta serie di approfonditi e accurati studi di fattibilità ambientale ed economica, durati anni e che hanno richiesto un investimento rilevante. Si tratta di un piano di sviluppo importante perché il grande progetto siciliano rappresenta l’innesco ideale per la creazione di una filiera industriale dell’eolico, sia offshore che onshore, ad oggi non presente in altri Paesi, che renda l’Italia un punto di riferimento internazionale in un settore industriale dalle elevate potenzialità.

“Desidero ringraziare il Ministro Urso per la fiducia che ci ha accordato e per aver creduto nel nostro progetto. La partnership siglata oggi ci consentirà di realizzare una catena di valore che coinvolga anche le imprese nazionali, in ambito eolico offshore galleggiante, all’interno dei nostri confini. In questo modo offriremo un valido contributo per centrare gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, e per sostenere il Piano Mattei”, commenta Riccardo Toto, Direttore Generale Renexia.

Renexia ha scelto Ming Yang perché il Gruppo cinese è in grado di assicurare la fornitura entro il primo semestre 2026, la data stabilita da progetto per l’avvio delle installazioni nella prima sezione dell’impianto, posizionato ad oltre 80 km dalle coste. La soluzione proposta da Ming Yang, con cui Renexia ha già collaborato per la realizzazione a Taranto del primo, e ancora unico, parco eolico marino del Mediterraneo, consiste nell’utilizzo di una turbina da 18,8 MW, una potenza che consentirebbe di ridurre il numero di aerogeneratori previsti per Med Wind. Dai 190 con potenza di 15 MW ciascuno del progetto originale si passerebbe pertanto a 148 per la produzione, una volta a regime, di 9 TWh all’anno, pari al fabbisogno di 3,4 milioni di utenze domestiche. Due saranno i vantaggi di questa scelta: la riduzione dell’impatto ambientale e dei costi della manutenzione.

La nuova società, costituita inizialmente da Ming Yang e Renexia, avrà l’obiettivo di individuare l’area idonea, d’intesa con il Governo, entro 90 giorni. L’occupazione prevista è di circa 1100 risorse e lo step successivo, grazie all’impegno del Mimit, sarà quello di sostenere l’ingresso nell’azionariato di nuovi soggetti italiani e favorire investimenti, anche internazionali.

Il Presidente Marsilio è stato presente agli incontri preliminari con il ministro Adolfo Urso per illustrare i contenuti del progetto: Renexia ha avviato un’interlocuzione diretta per inserire tra le possibili localizzazioni del sito di produzione delle turbine eoliche anche l’area prossima al Porto di Ortona. Un investimento che porterebbe in Abruzzo 1100 posti di lavoro e importanti investimenti, anche internazionali, per lo sviluppo di una filiera industriale per l’eolico offshore e onshore. Una filiera attivata dal grande progetto di Renexia per il Canale di Sicilia (148 turbine da 18.8 MW) ma che possa essere in grado di sostenere sia gli obiettivi del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) sia il Piano Mattei per l’Africa, con i Paesi del Maghreb che si stanno aprendo alle energie rinnovabili e all’eolico onshore in particolare.

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Barbara Orsini: