L’ex direttore generale dell’università ‘D’Annunzio’, Filippo Del Vecchio, è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione per concussione dal Tribunale di Chieti
Del Vecchio è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e incapace in perpetuo di contrarre con la pubblica amministrazione salvo che per ottenere prestazioni di un pubblico servizio. Nei confronti Del Vecchio, che era in aula al momento della sentenza, ed al quale sono state concesse le attenuanti generiche, il Tribunale ha disposto la confisca della somma di denaro di 60 mila euro o dei beni di cui abbia la disponibilità per un valore corrispondente a tale somma. Il collegio ha inoltre disposto la trasmettersi copia della sentenza alla Procura regionale della Corte dei Conti Abruzzo. Secondo l’accusa, formulata dal pm Giancarlo Ciani, titolare dell’inchiesta, che ne aveva chiesto la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione, Del Vecchio avrebbe costretto Antonio D’Antonio, responsabile dell’area Affari legali dell’ateneo, a dargli indebitamente somme di denaro in relazione agli incarichi di rappresentanza legale dell’università che gli venivano conferiti per un importo totale complessivo non inferiore a 60 mila euro. Fatti che sono avvenuti fra il 21 gennaio del 2014, quando D’Antonio era ancora un consulente dell’ateneo, e il 13 marzo del 2017 quando Del Vecchio fu raggiunto da interdizione per un altro procedimento. Quanto alla posizione di D’Antonio, il Tribunale ha disposto la trasmissione di copia degli atti al
procuratore della repubblica di Chieti in ordine al reato di peculato.