Dalla finestra di casa esplose due colpi di fucile contro l’auto dei malviventi che avevano appena fatto saltare un bancomat che si trova sotto la sua abitazione a Fara San Martino, e ne ferì uno. L’uomo, 90enne, dopo una iniziale richiesta di archiviazione presentata dalla Procura che nella sua condotta aveva ravvisato la legittima difesa, si è ritrovato imputato per lesioni gravi. Oggi ha patteggiato 6 mesi
Il malvivente ferito presentò opposizione alla richiesta di archiviazione e il Gip dispose l’imputazione coatta. E oggi dinanzi al gup del Tribunale di Chieti, rappresentato dal suo avvocato, il novantenne, che non era presente, ha patteggiato sei mesi di reclusione con pena sospesa. La vittima venne raggiunta da un colpo di fucile calibro 12 che gli provocò lesioni gravi in quanto guarite oltre i 40 giorni e finì in ospedale. L’episodio del ferimento di fatto si è rivelato decisivo ai fini delle indagini permettendo di risalire al terzetto pugliese che aveva fatto saltare il bancomat della Bper con la cosiddetta tecnica della “marmotta”. Era la notte del 9 ottobre del 2021, il bottino fu di 12.000 euro. I tre nel frattempo per quel colpo sono stati condannati.