Il rame, circa 600 chili, era stato accatastato esternamente alle pale eoliche pronto per essere trafugato in un secondo momento, probabilmente mediante un veicolo pronto ad intervenire successivamente, ma l’arrivo dei carabinieri ha fatto saltare il piano costringendo i ladri a dileguarsi rapidamente lasciando la refurtiva
Un furto sventato, messo in atto non da ladri improvvisati – ritengono i carabinieri di Atessa – ma da una banda preparata, in grado anche di bloccare i quattro impianti eolici al fine di estrarre in sicurezza il rame presente nei cavi elettrici. Quello del furto di rame è un reato che oramai da diversi anni è in forte ascesa, in quanto si tratta di un metallo facilmente rivendibile sul mercato nero a prezzi che oscillano tra i 3 e i 5 euro al chilogrammo.