Principi di frane, smottamenti, crepe che si aprono nei palazzi: lo stress idrico delle ultime settimane ha colpito anche Chieti, aggravando la situazione di estrema vulnerabilità idrogeologica di alcune zone della città
Nella mattinata il comune ha interdetto l’accesso e l’uso delle palazzine del Condominio Orizzonte, ubicato lungo via Gran Sasso ai civici 126, 128 e 130 ad oggi ancora abitato da circa 4 nuclei famigliari. Il provvedimento si è reso necessario a carattere preventivo, viste le condizioni dell’edificio e a fronte delle ingenti piogge di questi giorni.
In questi giorni particolari, il Comune sta monitorando i punti più sensibili come un palazzo in via Arenazze (in foto) dove in mattinata c’è sono arrivati i vigili dei vigili del fuoco per un nuovo controllo. I vigili sono stati allertati dalle pochissime famiglie (appena 2) che abitano ancora nello stabile, preoccupate dai rumori sentiti con contestuale caduta di calcinacci. Sul posto anche il vicesindaco Paolo De Cesare, che ha annunciato un’ordinanza per lo sgombero totale della palazzina.
“È stata emessa un’ordinanza comunale per tutelare l’incolumità dei pochi residenti dello stabile, da tempo monitorato perché ubicato in una delle zone più interessate dal fenomeno di dissesto idrogeologico. La Polizia Municipale stamane ha supportato con i Vigili del Fuoco le operazioni di verifica delle condizioni dell’edificio affinché possano avere luogo ulteriori accertamenti circa le condizioni di agibilità – così il vicesindaco Paolo de Cesare, in questi giorni sindaco facente funzioni – Il condominio ha criticità storiche, che ha cominciato a manifestare sin da dopo il sisma del 2009, in passato è stato già destinatario di ordinanze di messa in sicurezza e di interventi di riqualificazione, evidentemente non risolutivi del problema, che, stando alle analisi fin qui svolte sull’area, potrebbe essere legato al sito su cui i 15 appartamenti sorgono, cioè nel cuore di una delle zone più sensibili per via del dissesto idrogeologico storico dell’area di via Gran Sasso e via Arenazze. Vista la situazione, l’Amministrazione con l’ordinanza di oggi e finché le condizioni non siano accertate, ha chiesto ai condomini rimanenti di lasciare gli alloggi, dicendosi disponibile a provvedere alla sistemazione provvisoria, per venire incontro ad eventuali impossibilità di sistemazioni autonome, qualora non sia loro possibile rientrare a casa. Si tratta di un’area che ha da tempo l’attenzione anche della Protezione civile regionale, chiamata in campo dall’Amministrazione perché si valuti dettagliatamente lo stato attuale del fenomeno e si identifichino, insieme, le azioni da mettere in campo a tutela della popolazione. Uno degli effetti di tale attenzione è l’avvio, proprio in questi giorni e proprio su quell’area, di nuovi sondaggi voluti per avere una cognizione più attuale della situazione e su cui abbiamo intercettato risorse per agire pari a 2,5 milioni di euro. La ditta ha fissato il cantiere su via Gran Sasso e chiederemo ai tecnici di procedere immediatamente alla verifica dell’area interessata dallo sgombero di stamane, per capire che natura hanno i danni sull’edificio e l’evoluzione avuta negli anni su quello e su anche su edifici vicini, questo per capire inoltre se la pioggia di questi giorni può averne causato peggioramenti”.