Si è chiuso con una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione il processo con il rito abbreviato dinanzi al Gup del Tribunale di Chieti, Maurizio Sacco, a Giuseppe Giansalvo, il giovane accusato di aver ucciso il fratello Matteo durante una lite per futili motivi, colpendolo alla testa con un rullo per dipingere. I fatti nel gennaio 2021
Per Giansalvo, accusato di omicidio preterintenzionale, difeso dall’avvocato Marco Femminella, e che si trova ancora agli arresti domiciliari, il pubblico ministero Giancarlo Ciani aveva chiesto la condanna a 8 anni di reclusione. La sentenza ha escluso la contestata aggravante dei futili motivi, ovvero la lite per il possesso del rullo, al giovane sono state concesse le attenuanti generiche. Il fatto avvenne il 17 gennaio 2021 a Miglianico, nell’abitazione in cui i due fratelli vivevano. Il pm Ciani aveva formulato un’imputazione di omicidio volontario, sostenendo che fosse ravvisabile almeno il profilo del dolo eventuale, reato successivamente riqualificato in omicidio preterintenzionale dal Gip. Matteo Giansalvo morì in conseguenza di quell’unico colpo inferto con il rullo, un colpo violento che ha passato la teca cranica provocando il distaccamento di un osso che ha reciso l’arteria carotidea.