Omicidio Casoli: il 74enne accusato della morte della compagna nega il consenso all’estradizione

Per Michael Whitbread l’accusa è di omicidio volontario aggravato: è questo il reato contestato al 74enne britannico che ieri è comparso davanti alla corte di Westminster a Londra. L’uomo, compagno di Michele Dawn Faiers, uccisa con sette coltellate alla schiena nell’abitazione di contrada Verratti a Casoli dove la donna viveva con l’accusato, avrebbe negato il consenso all’estradizione in Italia

 

Come si legge sul quotidiano Il Centro. La magistratura londinese ha programmato la prossima udienza per il 9 novembre, mentre il 26 febbraio 2024 dovrebbe tenersi un’udienza plenaria a Londra.
Whitbread, che dopo la scoperta del corpo di Michele da parte di un’amica si era subito reso irrintracciabile, è stato arrestato in casa di una figlia a Shepshed, nella contea di Leicester. Il 74enne, istruttore di guida in pensione e proprietario di un negozio, si era messo in viaggio con la sua Jeep da Casoli verso l’Inghilterra, dove la polizia britannica lo ha infine arrestato, grazie a un lavoro di cooperazione internazionale con i Carabinieri di Chieti.
Nell’aula della Corte di Londra, dove è stato interrogato, il compagno di Michele ha spiegato di esser tornato in Inghilterra per motivi familiari e di essere già in possesso di un biglietto di ritorno per l’Italia: fatto che però non dirada i dubbi legati al suo non essere rintracciabile del 74enne nell’immediatezza del ritrovamento del cadavere della 66enne nell’abitazione di Casoli.
Michael Whitbread, attualmente rinchiuso nel carcere di Wandsworth, ha già negato il consenso all’estradizione in Italia, dove intanto il Tribunale di Lanciano ha emesso una notifica di custodia cautelare nei suoi confronti.
Il femminicidio nell’abitazione di Contrada Verratti a Casoli, dove la coppia di separati viveva da tre anni, ha gettato scompiglio anche nella nutrita comunità di inglesi che vivono a Palombaro: è da qui che l’amica di Michele è partita per cercare di capire cosa fosse successo alla 66enne, madre di quattro figlie, che da giorni non rispondeva al telefono. Il corpo della donna è stato trovato il 1° novembre, ma si ipotizza che la morte sia avvenuta il 28 ottobre: certezze che arriveranno dai risultati dell’autopsia che il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, che indaga sull’omicidio, ha affidato al medico legale Pietro Falco.
E intanto nelle prossime ore dovrebbero arrivare in Italia anche due delle figlie di Michele Dawn Faiers, accompagnate da avvocati esperti di diritto internazionale.

Barbara Orsini: