E’ stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, Alessandro Poeta: 67 anni, ex comandante della Polizia Municipale di Ortona, accusato di peculato. Il processo con il rito abbreviato si è svolto dinanzi al gup del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino: il pm Marika Ponziani aveva chiesto 2 anni e 10 mesi.
Poeta, accusato di peculato e difeso dall’avvocato Italo Colaneri, per questa vicenda era stato già condannato con rito abbreviato nell’ottobre del 2018 a 2 anni di reclusione, con pena sospesa e non menzione, e ad un risarcimento dei danni provvisoriamente esecutivo per 70.000 euro. Il processo si è dovuto celebrare di nuovo dopo che la Corte d’Appello ha annullato la sentenza di primo grado rilevando un vizio nella notifica dell’avviso di conclusione delle indagini e dell’udienza preliminare.
L’ex comandante della Municipale, secondo l’accusa formulata dal pm titolare dell’inchiesta Giuseppe Falasca, dopo che erano scaduti i rapporti contrattuali con due società di riscossione, la Soget spa e l’Aipa spa, aveva avuto in affidamento dalla Giunta comunale, con due delibere di aprile ed ottobre del 2015 la gestione dei parcheggi a pagamento cittadini: e avendo per ragione del proprio ufficio la disponibilità mensile del denaro liquido ritirato dai parcometri, a più riprese, fra la fine gennaio e la fine di giugno del 2016, si era impossessato di 55.931 euro ovvero il provento degli incassi. Per questa vicenda l’uomo era stato licenziato dal Comune. Nel processo svoltosi oggi la difesa ha chiesto e ottenuto l’estromissione del Comune di Ortona, quale parte civile, poichè la Corte dei Conti ha già avviato la procedura per il recupero della somma nei confronti di Poeta.