Nella notte appena trascorsa la Guardia Costiera di Ortona ha messo a segno un nuovo colpo contro i pescatori di frodo di ricci e polpi, che, purtroppo, continuano ad insidiare questo tratto di costa Adriatica
Per il buon esito dell’operazione si sono rivelate determinanti, ancora una volta, le mirate segnalazioni pervenute da alcuni cittadini residenti nella zona di Postilli, a nord di Ortona, dove, intorno alle 22.00 di ieri, sono stati notati diversi soggetti con attrezzature per la pesca subacquea, intenti ad entrare in acqua.
La squadra del Nucleo operativo di polizia ambientale della Capitaneria di porto, quindi, intervenuta sul posto, ha subito individuato le inconfondibili luci in acqua, che, a poche decine di metri dalla riva, rivelavano la presenza dei subacquei. Iniziava, così, il consueto, lungo ed attento appostamento che si concludeva solo intorno alle 03.00 del mattino, a diverse centinaia di metri dal punto di primo avvistamento, sul litorale sud di Francavilla al Mare, dove gli abusivi sono stati colti in flagrante mentre riportavano a terra il bottino della nottata di pesca. Tutti e tre i pescatori abusivi identificati provengono da fuori regione.
Ai tre trasgressori sono state comminate sanzioni per complessivi 3.000 €, mentre tutto il prodotto pescato, oltre 3.000 ricci e 60 kg di polpi, è stato confiscato, assieme all’intera attrezzatura da sub, del valore di qualche migliaio di euro, che è stata posta sotto sequestro.
Durante la fase della verbalizzazione, poi, si è rivelato determinate anche l’intervento della pattuglia dei Carabinieri inviata dal Comando Stazione di Francavilla al Mare, il cui supporto si è reso necessario a causa dell’atteggiamento non collaborativo assunto dai tre pescatori abusivi.
L’ingente numero di ricci, ancora allo stato vitale, è stato rigettato, come di consueto, in mare, mentre i polpi saranno devoluti in beneficienza all’associazione caritatevole “la Capanna di Betlemme” di Chieti, previa visita ed autorizzazione al consumo umano da parte del medico veterinario della ASL.
L’operazione di questa notte si va ad aggiungere alle numerose, altre attività di contrasto alla pesca di frodo che, solo negli ultimi tre mesi, hanno consentito di sottrarre al mercato nero circa 10.000 ricci di mare e diversi quintali di polpi, a riprova del livello di attenzione da parte della Guardia Costiera ortonese nei riguardi di un fenomeno che rischia di minacciare seriamente la biodiversità marina e di cagionare un depauperamento indiscriminato delle risorse ittiche del nostro mare.