Mancanza di idee, progettualità e monitoraggio, a fronte di un cantiere alle porte che avrà grandissimi impatti sull’intera comunità: è quanto contesta il Pd di San Giovanni Teatino al sindaco Giorgio Di Clemente sul progetto di velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma che, come annunciato nei giorni scorsi dal Mit, sarà presto messo a gara nei primi lotti
Lo sviluppo dell’infrastruttura che avvicinerà ulteriormente Adriatico e Tirreno, inizia dunque a concretizzarsi nonostante le proteste di quanti chiedevano a Rfi una revisione del progetto per venire incontro alle esigenze dei territori attraversati dall’opera. Richieste che ora molti Comuni stanno tramutando in opere di mitigazione, le stesse proposte anche dal Partito Democratico di San Giovanni Teatino che nei giorni scorsi è tornato a chiedere al sindaco Di Clemente chiarezza e responsabilità, come sottolineato da Domenico Di Michele, segretario cittadino del Pd.
«Nei giorni scorsi i Comuni di Manoppello, Alanno e Scafa hanno dato il loro assenso al progetto di Rfi per il raddoppio dei binari della ferrovia Pescara – Roma, a dimostrazione del fatto che l’iter per l’approvazione definitiva del progetto va avanti, mentre a San Giovanni Teatino l’amministrazione guidata dal sindaco Di Clemente continua a illudere i cittadini con soluzioni fantasiose e che poco hanno a che fare con la realtà dei fatti. A questo proposito torniamo a chiedere al sindaco Di Clemente di rendere pubblico subito il più volte annunciato studio di fattibilità commissionato, oppure di dire chiaramente una volta per tutte come stanno realmente le cose, smettendo di illudere colpevolmente i cittadini e le cittadine con soluzioni alternative impraticabili.»
Tra le richieste avanzate anche barriere antirumore e la costruzione di una stazione ferroviaria a Sambuceto, per rendere il territorio protagonista dell’intera area metropolitana. Tra le opere di mitigazione, Sandro Paludi, del circolo Pd Franca Chiacchiaretta, ne sottolinea in particolare due: la realizzazione di un sottopasso a traffico selezionato, già proposto da Rfi, al posto del passaggio a livello di Corso Italia, che permetterebbe un traffico veicolare leggero e il passaggio ciclopedonale, lasciando la transitabilità praticamente inalterata rispetto a oggi; e poi l’interramento di tutte le linee elettriche di alta tensione presenti nel territorio del Comune, che alimentano appunto la rete elettrica ferroviaria e che consentirebbero alla comunità di riappropriarsi di molti spazi.
Infine l’invito di Silvio Paolucci, capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, al governatore abruzzese: «Il presidente Marsilio venga a San Giovanni Teatino e ci metta la faccia, senza negare confronti con la cittadinanza e i comitati civici e i portatori di interesse, affinché la comunità possa leggere questo intervento come un’opportunità e non come la sottrazione di spazi e servizi».