Rientrata dalla Germania la bambina sottratta a San Giovanni Teatino. Era stata rintracciata il 3 luglio, ora verrà collocata in una struttura protetta
È rientrata ieri in Italia la bambina di 8 anni che la madre aveva sottratto alla nonna lo scorso 25 maggio, a San Giovanni Teatino, portandola con l’autobus fino in Germania: il 3 luglio scorso la polizia tedesca, che ha operato in stretto coordinamento con la squadra mobile di Chieti, l’aveva rintracciata a Duisburg arrestando la mamma, che era inseguita da un mandato di cattura europeo per aver violato l’obbligo di dimora cui era sottoposta per fatti legati al possesso di stupefacenti commessi a San Giovanni Teatino due mesi prima, e affidando la bambina ai servizi sociali della città tedesca.
In Germania, a riprenderla, si è recato il curatore speciale, l’avvocata Monia Scalera, espressamente incaricata dal tribunale dei minorenni dell’Aquila per la riconsegna della minore da parte dell’autorità tedesca. Secondo quanto disposto dal giudice, la bambina una volta in Italia deve essere immediatamente collocata in una struttura protetta, con tassativo divieto di avvicinamento per i suoi famigliari.
In occasione dell’arresto della madre erano finiti in manette anche la cognata della donna e il suo compagno: i due devono scontare rispettivamente oltre 18 anni di reclusione per reati di droga e 4 anni di reclusione per reati contro il patrimonio. Il mandato di arresto europeo era stato richiesto dal procuratore capo della Repubblica di Chieti, Giampiero Di Florio, che ha coordinato l’intera inchiesta.