Irregolarità e inadempienze, da parte del Comune di Chieti, per quanto riguarda il percorso di razionalizzazione delle partecipazioni societarie in base a quanto previsto dalla legge. Le rileva la Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, nella deliberazione successiva alla Camera di Consiglio di ieri
I rilievi riguardano, in particolare, le società in house Teateservizi srl, per la quale si parla di “mala gestio” e di “possibili profili di danno erariale”, e Chieti Solidale srl. In particolare, la Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo accerta la “non adeguata motivazione dei piani di razionalizzazione delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2021 e 2022 sia in ordine alle ragioni che giustificano l’indispensabilità dello strumento societario per lo svolgimento dei servizi comunali affidati sia in ordine al correlato mantenimento di due distinti veicoli societari in house”.
Per quanto riguarda la società in house Teateservizi s.r.l., nel provvedimento, firmato dall’estensore Giovanni Guida e dal presidente Stefano Siragusa, “allo stato degli atti acquisiti” vengono rilevate “gravi criticità nella gestione finanziaria e amministrativa negli esercizi esaminati; scarsa efficacia dell’attività di riscossione posta in essere dalla società; non efficace esercizio da parte del Comune dei propri poteri di controllo spettanti quale socio unico della società, partecipata secondo il modello dell’in house providing”.
Rilevata, inoltre, la “mancata adozione degli atti: piano di ristrutturazione aziendale e/o piano di risanamento, previsti dall’art. 14 Tusp in caso di rischio di crisi aziendale, presupposto imprescindibile per poter valutare qualsiasi intervento di soccorso finanziario da parte del Comune socio; mancata valutazione – negli atti finora adottati – della compatibilità del percorso intrapreso volto a scongiurare il fallimento della società con il principio di finanza pubblica di divieto di ‘soccorso finanziario’ nelle ipotesi legislativamente ammesse; mancata valutazione in concreto di soluzioni alternative da parte del Comune per la gestione del servizio di riscossione (reinternalizzazione, nuova gara, riassetto societario), anche per acquisire elementi comparativi per
valutare le condizioni di rinnovo dell’affidamento in essere”, nel rispetto di quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici.
Per quanto riguarda Teateservizi vengono segnalate, infine, “in via incidentale, carenze nell’organizzazione degli uffici del Comune, nonché in ordine ad un’efficiente distribuzione del personale all’interno del Gruppo Amministrazione pubblica del Comune di Chieti”.
Nel documento viene disposto che la deliberazione sia trasmessa a sindaco e presidente del Consiglio comunale, all’Organo di revisione del Comune di Chieti, alla struttura di monitoraggio e controllo delle partecipazioni pubbliche ex art. 15 Tusp presso il Ministero dell’economia e delle finanze, nonché alla competente Procura erariale, “sia in riferimento ai possibili profili di danno erariale connessi all’emergente mala gestio della società Teateservizi s.r.l., con i correlati profili inerenti un non efficace esercizio dei poteri di direzione e controllo da parte del Comune di Chieti, sia in relazione all’omessa resa dei conti giudiziali inerenti l’attività di riscossione svolta da parte della Teateservizi s.r.l.”.
“Leggeremo con attenzione la pronuncia della Corte e daremo corso a quanto sollecitato nel modo più aderente alla volontà della norma in spirto di piena collaborazione istituzionale – così il sindaco Diego Ferrara i merito alle valutazioni della Corte dei Conti su Teateservizi -. Apprezziamo il contributo che la Corte ci sta dando per trovare il bandolo della matassa di una situazione che sapevamo, fin dall’insediamento, essere davvero complessa e difficile”.