Con una corda a mo’ di cappio trascinava il povero cane dalla portiera dell’auto

Trascinava il povero cane dalla portiera dell’auto: fermato e denunciato per maltrattamento di animali ora rischia da 3 a 18 mesi di reclusione o una multa da 5.000 a 30.000 euro

Nei giorni scorsi, militari della Stazione Carabinieri Forestale di Villa Santa Maria, a seguito di attività di indagine, sono prontamente intervenuti nell’arrestare la corsa di un’auto che trascinava un cane, risultato di proprietà del conducente, mediante una corda legata alla portiera del mezzo ed usata a mo’ di cappio al collo. Il Veterinario reperibile della ASL competente, arrivato pressoché nell’immediatezza, ha potuto verificare la regolare iscrizione all’anagrafe del cane, una femmina di razza “da ferma” generalmente utilizzata per l’attività venatoria, un discreto stato nutrizionale dello stesso, un’evidente caudotomia e lievi escoriazioni ad una zampa.

Il proprietario del cane è stato deferito alla A.G. per il reato di cui all’art. 544 ter (maltrattamento di animali) del Codice Penale e rischia da 3 a 18 mesi di reclusione o una multa da 5.000 a 30.000 euro.

Si ricorda che, ai sensi della legge n. 201/2010, sugli animali di affezione sono vietati tutti gli interventi chirurgici che non abbiano scopo terapeutico bensì solo quello di modificarne l’aspetto: tra questi, il taglio della coda (caudotomia), delle orecchie (conchectomia), la recisione delle corde vocali e altro sono alcune delle operazioni vietate, in quanto rappresentano alterazioni che gravano pesantemente sul benessere dell’animale e ne inficiano anche funzioni fisiche e comportamentali importanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Barbara Orsini: