Chiusura emodialisi Chieti: l’Aned minaccia proteste e denunce

L’Aned annuncia proteste e ventila denunce per la possibile chiusura del centro emodialisi di Chieti a causa dei lavori all’ospedale

L’associazione nazionale emodializzati (Aned) di Abruzzo e Molise si dice bersagliata dalle telefonate di “pazienti e nefrologi terrorizzati” dalle notizie sulla chiusura provvisoria del Centro Emodialisi di Chieti, presente nel blocco C dell’Ospedale, oggetto di demolizione per ricostruzione.

L’Aned teme il conseguente trasferimento dei 68 pazienti del Centro a Ortona e Lanciano, uno spostamento che pregiudicherebbe le altre attività cliniche del centro legate anche all’università. A spaventare è anche l’annuncio del taglio del servizio di trasporto dei dializzati.

“L’allarme procurato è stato così gigantesco presso i terrorizzati pazienti in dialisi di questa ASL – scrive l’Aned Abruzzo e Molise – che abbiamo fatto fatica ad orientarci e ad ottenere notizie certe e di fonte sicura, stante anche l’assordante silenzio dell’assessorato e della ASL 02 di Chieti soprattutto sul trasferimento dei pazienti del Centro Dialisi di Chieti.
Ribadendo che in base al PDTA vigente le Associazioni di Categoria rappresentative dei
pazienti dovrebbero almeno essere consultate in questa materia, invitiamo e imploriamo cortesemente la ASL 02 dal soprassedere un attimo dal trasferimento di 68 pazienti del Chietino tra Lanciano, Ortona e forse Guardiagrele e Casoli, creando loro difficoltà e disagi notevoli, per studiare una soluzione alternativa al trasferimento”.

L’associazione ha già elaborato i contorni di questa soluzione alternativa, anche se in caso di mancato riscontro non esiterebbe ad intraprendere azioni legali:

“Da un nostro sopralluogo effettuato presso il SS. Annunziata di Cheti risulterebbe libera l’area e il blocco dove era ubicata la rianimazione, a nostro giudizio una soluzione meno problematica e dirompente potrebbe essere quella di realizzare in quegli spazi i locali per gli impianti di depurazione e di bioosmosi, per poi trasferire la lì i macchinari già esistenti, le linee e gli allacci per i reni artificiali, le sale dialisi per 20 posti, più le sale per contumacia e trattamenti speciali, con annessi locali necessari per i servizi previsti. Sicuramente potrebbe essere una soluzione più economica rispetto al trasferimento negli altri centri dialisi della ASL di pazienti e personale.

In merito al trasporto pazienti si informa tutta la cittadinanza e i pazienti che sul budget per il trasporto dialisi nella ASL 02 la cifra stanziata è stata pari ad €. 4.750.000,00 invece di €. 5.000.000,00 e che comunque per l’assegnazione del servizio sarà messo a gara con le associazioni  di volontariato sulla base di questo taglio del 5%. Taglio che, a giudizio di codesta associazione, è ben più che sufficiente a garantire l’intero servizio operando un risparmio condivisibile e ragionale sui costi, cosa che non mette assolutamente in pericolo il servizio.

L’associazione, difronte al caos e all’allarme procurato gratuitamente da soggetti vari verso i pazienti in emodialisi, persone disabili e fragili, è pronta a procedere con denunce penali per la tutela fisica e psichica dei suoi associati presso i tribunali competenti”.

Infine, in caso di mancato riscontro da parte delle istituzioni interessate, l’Aned si dice pronta a  “promuovere un sit in di protesta di tutti i pazienti del Centro sotto l’ospedale Santissima Annunziata di Chieti”.