Il peggiore è il cimitero di Colle Madonna a Pescara, seguito da quelli di Spoltore, Città Sant’Angelo e San Silvestro a Pescara; il migliore quello di Montesilvano, che comunque con il suo punteggio di 2,5, non arriva alla sufficienza individuata nel punteggio di 3 su una soglia massima di 5
È questa la classifica dei cimiteri prodotta dal primo report conclusivo dell’Osservatorio annuale, predisposto da Arco consumatori in collaborazione con Acu, Guardia civica e Contribuenti italiani, sulla qualità dei servizi cimiteriali e funerari nei quattro comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, praticamente la Grande Pescara, e Città Sant’Angelo.
Le voci esaminate sono state in tutto 37, raggruppate nelle macroaree dell’accessibilità esterna, dell’accoglienza, dell’accesso alle tombe, della pulizia e degli arredi, dei servizi igienici e della camera mortuaria: ne è emerso che nessun camposanto dei quattro analizzati ha raggiunto un livello accettabile in nessuna delle voci considerate.
Tanti, forse troppi, i problemi da risolvere e su tutti il più urgente è senza dubbio quello delle barriere architettoniche, che penalizza soprattutto anziani e disabili e che a Franco Venni, presidente nazionale di Arco consumatori, fa dire che «i cimiteri non sono luoghi per vecchi».
Proprio nei giorni scorsi i due cimiteri di Pescara sono stati oggetto di segnalazione di disservizi, a causa delle lunghe attese per la sepoltura delle salme, stipate nelle camere mortuarie, per carenza di loculi e di necrofori, come ricordato in conferenza stampa. Ma anche le case funerarie saranno prossimamente oggetto di analisi, come accenna sempre Franco Venni.
«Ultimamente le case funerarie stanno sorgendo come funghi, ma spesso non sono a norma e collocate in posti dove non dovrebbero esserci e quindi presto ci occuperemo anche di questo per capire cosa sta succedendo.»
Il servizio del Tg8