Un altro pezzo di ricostruzione pubblica dell’Aquila che finalmente può partire con la delibera Cipe che verrà approvata dopo le ferie estive di agosto. Ci sono il PalaGiappone, la nuova sede dell’Arta, il cinema Massimo, ma anche le scuole di alcuni Comuni, come Barisciano e Poggio Picenze, tra le opere pubbliche che saranno finanziate dalla prossima delibera Cipe.
Un elenco di 43 opere, di cui 19 dentro e fuori del cratere sismico e il restante nel territorio comunale dell’Aquila. Una delibera da 57,4 milioni, ma in grado di “attivarne” oltre 178: da una parte le risorse già stanziate da precedenti delibere o da altri provvedimenti, e dall’altra nuove risorse (163 milioni totali). “Cambia il meccanismo sin qui seguito per l’assegnazione delle risorse”, spiega l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, “in quanto il lungo processo per l’ottenimento dei finanziamenti viene diviso in due fasi: le risorse non verranno più assegnate a progettazione finita, ma quest’ultima sarà la prima parte a essere coperta per il 10% dell’importo”.
Per fare un esempio, nell’elenco delle opere destinate alla prossima Cipe c’è Palazzo Quinzi: per 10 milioni e mezzo dell’importo dei lavori, il 10% (un milione) andrà alla progettazione, a differenza di quanto è stato possibile finora e ricalcando il meccanismo utilizzato in passato dalla Cassa depositi e prestiti. Il milione erogato permetterà, così, di concludere il progetto e, una volta presentato quest’ultimo, saranno assegnati gli ulteriori nove milioni. Sinora la mancata copertura finanziaria dei progetti spesso ha tenuto fermi i lavori, con il nuovo meccanismo si supera un’impasse burocratica che ha sinora congelato una parte della ricostruzione pubblica. Vedranno l’assegnazione di risorse – relativamente alla sola progettazione – anche l’Istituto tecnico Itas, Palazzo Selli, l’ex Inapli, l’ex Ipab, l’ex Centro linguistico, il cinema Massimo, la riqualificazione dell’area di Porta Leone, infine Santa Maria dei Raccomandati e l’edificio monumentale del cimitero.
Tra le opere che verranno, invece, finalmente completate con le nuove risorse c’è il Palazzetto dello Sport voluto dal governo giapponese (sei milioni in totale di cui i 4 mancanti arriveranno con questa Cipe); ma anche il Centro di calcolo, chiaro esempio di come la mancanza di una parte delle risorse fino a oggi abbia impedito la conclusione dell’iter (dei tre milioni necessari, nel 2009, la Cipe stanziò soltanto la metà).