La FeLSA Cisl Abruzzo Molise la CISL Funzioni Locali Chieti esprimono disappunto per l’epilogo della vicenda della Teateservizi
I due esponenti sindacali Francesca Piscione, segretario FeLSA Cisl Abruzzo e Molise, e Simone Di Lanzo, responsabile Cisl funzioni locali Chieti, commentano la controversa e travagliatissima storia della società partecipata del Comune di Chieti, conclusasi con “il licenziamento di tutti i dipendenti”, come da Pec inviata dal Curatore Fallimentare della società Teateservizi Srl in liquidazione.
“Esprimiamo tutto il nostro disappunto nonché profondo rammarico – scrivono i due esponenti sindacali – per come è stata gestita in questi mesi la vertenza relativa alle lavoratrici e ai lavoratori della società, alle dirette dipendenze e somministrati. Sin dalla mancata omologa del concordato preventivo presentato dal Liquidatore Dott. Luca Di Iorio, ci siamo da subito attivati chiedendo immediatamente un incontro con il Sindaco per valutare i possibili sviluppi e le relative ripercussioni del fallimento della società sui lavoratori.
Il passo successivo è stato quello di richiedere un incontro con il Curatore, appena nominato dal Tribunale, per vagliare l’eventualità nonché l’opportunità di chiedere da parte sua l’esercizio provvisorio che avrebbe consentito, per un limitato periodo di tempo, di far riprendere
a lavorare i dipendenti che erano stati “sospesi” dopo la mancata omologa del concordato da parte del Tribunale e i somministrati in missione presso la società da svariati anni, con contratto cessato al 29 febbraio 2024.
Su questa ipotesi il Curatore fallimentare da subito ha tenuto a precisare che il suo ruolo imponeva non la continuità lavorativa dei dipendenti della Società Teateservizi bensì il soddisfacimento degli interessi dei creditori della società stessa, e che l’eventualità di richiedere l’esercizio provvisorio fosse subordinato al fatto di analizzare e valutare la documentazione societaria, condizione questa che non poteva essere definita prima di 30 giorni come anche ribadito dallo stesso Curatore nell’incontro avuto nel mese di marzo davanti al Prefetto di Chieti.Come CISL FP e FeLSA CISL Interregionali ci siamo resi sempre disponibili al confronto costruttivo ed al dialogo con l’ente ed il Curatore fallimentare con l’unico obiettivo di salvaguardare tutti i dipendenti, credendo che la soluzione più immediata e praticabile che avrebbe consentito a tutte le professionalità in forza a vario titolo presso la Teateservizi di riprendere il proprio posto di lavoro fosse quello dell’esercizio provvisorio, contrariamente a chi ha alimentato frizioni con l’amministrazione comunale.
Duole però prendere atto di come il Curatore fallimentare, a quasi 4 mesi dal suo insediamento, si sia reso conto solo adesso di non potere chiedere l’esercizio provvisorio al Tribunale di Chieti, motivo per cui ha provveduto a convocare in sede i lavoratori ancora dipendenti della Società e sospesi senza stipendio, per formalizzare il loro licenziamento. Questa situazione è paradossale e inaccettabile perché per mesi sia i lavoratori che le organizzazioni sindacali si sono sentiti ripetere, da parte del Curatore fallimentare, che occorreva tempo per capire se fosse possibile il ricorso all’esercizio provvisorio mentre, da parte dell’amministrazione comunale, ci si è sentiti replicare che si sarebbe intrapresa la strada della gara europea, in modo da consentire in pochi mesi l’affidamento in esterno del servizio, garantendo il reintegro dei lavoratori in forza nella Teateservizi. Purtroppo nulla di tutto quello che Curatore fallimentare e Amministrazione comunale avevano dichiarato è avvenuto, se non prendere atto del licenziamento dei dipendenti dopo 4 mesi dalla dichiarazione di non omologa del concordato da parte del Tribunale.
Come CISL chiediamo all’amministrazione comunale di attivare da subito percorsi condivisi con le organizzazioni sindacali, valutando insieme possibili procedure da attuare nell’immediato, al fine di evitare malumori e incomprensioni legati al ricollocamento lavorativo di tutti i lavoratori in forza presso della Teateservizi in liquidazione, a prescindere dalla tipologia contrattuale con la quale in passato erano stati assunti.
Parallelamente pretendiamo che l’ente non perda altro tempo inutilmente, dando da subito impulso agli uffici competenti affinché si possa procedere con l’affidamento del servizio tributi mediante gara europea che consentirà, grazie alla clausola di salvaguardia sottoscritta dalle organizzazioni sindacali e il Comune di Chieti, di poter ricollocare tutto il personale della Teateservizi in liquidazione.
La CISL FP e la FeLSA CISL Abruzzo Molise continueranno ad adoperarsi con tutti gli strumenti che gli sono concessi e in tutte le sedi opportune per tutelare le lavoratrici e i lavoratori della società Teateservizi che hanno dimostrato in questi anni la loro professionalità e competenza, traditi dalle promesse e lasciati in una situazione di incertezza lavorativa”.