Mentre in Abruzzo sta per terminare la raccolta dei pomodori e la preparazione delle tradizionali “bottiglie” di passata, sono più che raddoppiati (+164%), gli arrivi in Italia di derivati di pomodoro provenienti dalla Cina destano fortissime preoccupazioni.
Si registra un totale che alla fine dell’anno potrebbe superare i 100 milioni di chili, pari a circa il 15% della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Abruzzo sulla base dei dati Istat evidenziando l’importanza di favorire la produzione regionale e nazionale anche per ripristinare le scorte di magazzino diminuite durante il lockdown per l’incremento dei consumi sia in Italia sia all’estero. A livello nazionale la raccolta di pomodoro 2021 è stimata in oltre 5 milioni e 600mila tonnellate, il 10% in più dello scorso anno per l’aumento delle superfici coltivate sotto la spinta del boom della domanda in Italia e all’estero nell’anno della pandemia.
“In Abruzzo la produzione di pomodoro è un settore strategico in quanto legato ad una tradizione contadina storica, quella della produzione della passata e dei pezzettoni in barattolo con particolare riferimento ad alcune varietà con il pomodoro a pera – dice Coldiretti Abruzzo – preoccupano tuttavia anche qui gli arrivi dalla Cina con il rischio che il prodotto importato venga spacciato come Made in Italy con gravi danni al prodotto nazionale e di conseguenza regionale in termini di mercato e di immagine. Dalla Cina – continua la Coldiretti – si sta assistendo ad un crescendo di navi che sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato di pomodoro da rilavorare e confezionare. Un commercio che va controllato attentamente – precisa la Coldiretti – per evitare che possa nascondere frodi o inganni. I derivati del pomodoro sono il condimento più apprezzato dagli italiani che ne consumano circa 30 chili a testa all’anno a casa, al ristorante o in pizzeria secondo le stime della Coldiretti. Ad essere preferiti, sono stati nell’ordine – spiega la Coldiretti – le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati. L’invito – conclude Coldiretti Abruzzo – è quindi di acquistare direttamente al produttore agricolo anche attraverso i mercati di Campagna Amica o comunque verificare la provenienza attentamente”.