Colombia: turista di Roseto ucciso da uno squalo tigre, Antonio aveva 56 anni

Antonio Straccialini, 56 anni originario di Roseto degli Abruzzi, è morto in Colombia per le ferite riportate in seguito all’attacco di uno squalo. L’incidente è avvenuto nell’arcipelago colombiano di San Andrés, nel Mar dei Caraibi.

Antonio Straccialini, 56 anni originario di Roseto, stava nuotando nei pressi di una scogliera poco frequentata dai bagnanti quando è stato improvvisamente morso dall’animale. Alcune persone, richiamate dalle urla, sono accorse riuscendo a recuperarlo dopo che, a fatica, aveva raggiunto gli scogli. Ricoverato in ospedale, il 56enne è morto per dissanguamento a causa della profonda ferita a una gamba.

Aveva lasciato l’Abruzzo oltre 20 anni fa Antonio Straccialini. Originario di Roseto degli Abruzzi, era tornato l’ultima volta nella sua città a ottobre. Da alcuni anni viveva in Australia: per circa sei
mesi all’anno, racconta chi lo conosceva, lavorava e con i soldi messi da parte viaggiava; era amante della natura e delle avventure. Aveva girato il mondo, spesso con mezzi di fortuna e senza prendere aerei. A Roseto era stato, tra l’altro, istruttore di nuoto. In città vivono i genitori e la sorella Roberta, maestra in un istituto comprensivo.

 

È stato identificato dalla sorella, residente a Roseto degli Abruzzi, il corpo di Antonio, conosciuto come un ‘giramondo’, morto dopo essere stato attaccato da uno squalo tigre. A confermarlo è il sindaco di Roseto Mario Nugnes. “Abbiamo solo capito che si tratta di Antonio Straccialini, di 56 anni – la sorella ha riconosciuto l’identità dello stesso che inizialmente avete dato voi come notizia, anche se mancava il cognome. Non lo conoscevo personalmente e mi dicono che era partito tanti anni fa: ha una sorella che abita qui e che è stata contattata dal nostro ufficio Anagrafe; sinceramente non so neanche in che rapporti fossero”.

Intanto l’Ente per lo Sviluppo sostenibile dell’Arcipelago di San Andrés, Coralina, ha “deplorato lo sfortunato caso in cui una persona di nazionalità italiana è morta a causa del morso di squalo nell’area vicina a Pox Hole, popolarmente conosciuta come la Piscinita”. In un comunicato l’organismo precisa che, dopo avere appreso l’accaduto attraverso i social network, ha “disposto
immediatamente una operazione congiunta con la Marina militare, la Guardia costiera, la polizia nazionale e il ministero dell’Agricoltura e della Pesca. Da parte sua il Segretariato per il turismo di San Andrés ha comunicato ai media le generalità della vittima italiana. Commentando l’incidente Coralina ricorda che “grazie a 14 anni di totale protezione dell’ambiente marino della zona, la popolazione di squali è cresciuta fino a diventare, secondo recenti ricerche scientifiche, la seconda per importanza del mondo”. “In base ai video che circolano sui social – si dice poi – è stato possibile identificare che nella zona dell’incidente mortale si trovavano due grandi squali tigre (Galeocerdo cuvier), la cui identificazione è stata confermata da esperti a livello nazionale”. L’ente ha poi sottolineato di avere appreso che “a quanto pare un residente del settore aveva avvertito della presenza di squali in acqua e ha raccomandato di non immergersi, ma non è stato ascoltato”.

 

Fabio Lussoso: