Comitato cittadino di Spoltore dice SI alla Nuova Pescara

Cambia nome e rilancia la propria missione il comitato cittadino che sostiene la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano

Con nome e logo rinnovati e nuovi volti a sostegno della causa, il comitato cittadino “Spoltore per la Nuova Pescara” si rinvigorisce e dice NO ad un nuovo referendum e SI alla fusione.

Nel 2014, ricorda il comitato, seppure con una percentuale inferiore rispetto ai Comuni di Pescara e Montesilvano, anche Spoltore disse SI al processo di fusione. Oggi si riaccende il dibattito soprattutto in vista di scadenze che fanno discutere.

“Si farà la Nuova Pescara? E se si quando? – si domanda il comitato – Le tre domande più indicizzate del momento per i tre comuni (ben 11 anni dopo il referendum) sono proprio queste. Intanto a Spoltore, complice anche il fastidio esternato da molti per non aver tenuto conto del parere popolare e di volere, anzi, riproporre un referendum che vada a smentire il risultato pregresso, torniamo in campo in modo convinto”.

Anche il comitato cittadino spoltorese per la Nuova Pescara ha partecipato al consiglio straordinario che si è tenuto in Municipio. Il presidente del comitato Marco Di Marzio, convinto sostenitore della fusione sin dalla campagna per il referendum, si è così espresso:

“Mentre la politica, per non perdere i propri privilegi, è impegnata a boicottare in ogni modo il risultato del referendum del 2014, il nostro territorio sta morendo. La mancanza di investimenti e di programmazione sta uccidendo il nostro tessuto economico e di conseguenza sociale su tutta l’area vasta e sulla regione. Il comitato Spoltore per la Nuova Pescara chiede che venga applicata la legge regionale nei tempi predetti e che non si rimandi ulteriormente la fusione.

La politica ha avuto 11 anni per procedere alla realizzazione della volontà cittadina espressa nel referendum del 2014, la fusione infatti non rappresenta solo la nascita di una nuova città ma è l’occasione per dare una scossa all’economia del territorio. La nuova città avrebbe a disposizione un cospicua borsa di circa 150 milioni di euro spalmati su 10 anni per investire sul territorio, derivanti dalla razionalizzazione dei costi delle macchine amministrative per effetto delle leggi nazionali che regolamentano il processo di fusione, inoltre la Nuova Pescara avrebbe la possibilità di attrarre finanziamenti europei destinati allo sviluppo della macroregione adriatico ionica”.

E sull’ipotesi di un nuovo referendum:

“Diciamo no ad un nuovo referendum che ha come scopo quello di sovvertire il risultato del precedente, lo riteniamo inutile e costoso. Viene chiesto promuovendo la paura attraverso la diffusione di mezze verità e fake news che nascondono solo la volontà della politica di mantenere lo status quo. Anche nel Consiglio comunale aperto che si è tenuto a Spoltore è stata chiara la volontà della politica tutta di usare il metodo della paura per non realizzare la volontà cittadina. Andiamo avanti con il progetto che porterà ad un vero sviluppo del nostro territorio”.

I componenti del comitato Spoltore per la Nuova Pescara:

– Presidente, Marco Di Marzio;
– Vice presidente: Luigi Spina;
– Segretario e tesoriere: Panfilo Marinucci;
– Consiglieri: Oslavio Di Davide e Rosa Tartaglione.