Senza troppi giri di parole è un progetto fatto male. A questa conclusione è arrivata la Commissione consiliare ferrovia che ha inoltrato al Consiglio comunale di Chieti l’esito del lavoro portato avanti con studi e inchieste sul progetto presentato da Rfi per il raddoppio della ferrovia Pescara-Roma
In aula approda l’opera di conoscenza, confronto e supporto alla posizione dell’Amministrazione, che unisce tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio. In conferenza il presidente della Commissione, Vincenzo Ginefra e alcuni dei consiglieri che fanno parte dell’organismo: Silvia De Pasquale, Alberta Giannini, Silvio Di Primio, Damiano Zappone, Luca Amicone, Barbara Di Roberto.
“Il lavoro della Commissione è stato accurato e, soprattutto, trasversale – così il presidente Vincenzo Ginefra – Ci siamo confrontati su tutti gli effetti che l’attuale stesura del progetto potrebbe portare all’ambiente, nonché alle attività commerciali della città e siamo andati a fondo sia alla documentazione urbanistica aggiornata, di cui, purtroppo, il progetto di RFI non ha tenuto conto. La delibera supporta la posizione dell’Amministrazione che ha già per tre volte dato il suo diniego alla stesura attuale del progetto, al momento supportata anche dalla delibera della Regione che ha finalmente riconosciuto la bontà della proposta teatina con la variante dei cittadini, che peraltro ci accomuna anche al Comune di Manoppello, insieme a cui abbiamo lavorato, a testimonianza della trasversalità degli intenti. La delibera tiene conto di tutte le visioni che si sono presentate durante questi mesi, perché abbiamo ricevuto in Commissione tutte le voci, da quelle istituzionali, Soprintendenza compresa, a quelle dei comitati cittadini per capire e rappresentare perplessità e istanze. Un grande ringraziamento va agli uffici tecnici del Comune che hanno lavorato alla stesura di questa e degli altri atti dell’Amministrazione in merito al progetto. Abbiamo vagliato anche gli aspetti ambientali, essendo la ferrovia nel pieno di aree particolari, vincolate e siti di interesse regionale a causa della necessaria bonifica e rinaturalizzazione. Aspetti che completano un quadro complesso di criticità verso l’attuale progetto, evidenziato a tutti i livelli da parte dei tecnici. Siamo, così, pronti a entrare nella fase più saliente del confronto, in attesa che il progetto abbia la VIA e si svolga la conferenza dei servizi a cui approderanno tutti i documenti prodotti, nella speranza che la posizione della Regione, finalmente apertasi ai dubbi e alle istanze dei territori, possa trovare riscontro e convincere RFI ad apportare le modifiche studiate dai e con i territori”.
“Come commissione ci siamo accorti subito che questo progetto era inattuabile – così i consiglieri presenti – perché non rispetta le regole corrette di un progetto che deve tenere conto delle situazioni ambientali, privo di studi, con riferimenti urbanistici molto superficiali: questo è quanto abbiamo visto, mettendo in discussione le criticità maggiori che riguardavano l’impatto su insediamenti e attività produttive che ad oggi sussistono lungo il percorso. La Commissione ha lavorato all’unanimità e la delibera è anche per questo un dato politico importante, il lavoro è stato fatto insieme a comitati e residenti, per dare voce a chi non ha potuto esprimersi sul progetto”.