Il Consiglio comunale di Chieti ha approvato il Piano di riequilibrio pluriennale al termine di una lunga seduta, approvando anche i provvedimenti relativi agli asili nido, all’Imposta municipale propria, all’alienazione dei beni immobili comunali e al regolamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria e occupazione delle aree e spazi pubblici.
Per quanto riguarda il Piano, che nasce dalla necessità di ripianare un deficit di 78 milioni di euro, sono stati 21 i voti favorevoli, un voto contrario, 3 gli astenuti. Hanno abbandonato la seduta, che si è svolta on line, i consiglieri dei gruppi di Lega, Fratelli d’Italia e Udc.
“Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale che è stato approvato, non è lettera morta, né un atto burocratico, è materia viva, perché c’è dentro il futuro di Chieti e di noi cittadini – si lege in una nota del sindaco Diego Ferrara e della Giunta – ma contiene anche il presente, su cui è già iniziata un’opera di risanamento propedeutica al piano e che noi abbiamo avviato sin dal primo giorno di governo della città. Da allora stiamo facendo di tutto per restituire alla città i suoi diritti, a partire dalla trasparenza, passando via via per i servizi e i sostegni che un Comune può dare. Non abbiamo tenuto nascosto nulla a nessuno e chi lo afferma è in malafede. Abbiamo lavorato alacremente a un piano composito che ci dia la possibilità di portare a termine le grandi opere iniziate, di attuare un piano regolatore che sfati il pregiudizio di una città respingente, di tutelare il decoro della città l’ambiente perché cresca in modo sostenibile, di dare agli eventi culturali la forza per diventare un valore aggiunto per il comparto economico e turistico, in modo da sostenerlo, di potenziare i servizi, soprattutto quelli sociali e la capacità di rispondere come Pubblica amministrazione e di incentivare la ripresa che dovrà seguire la pandemia”. Con l’approvazione abbiamo condiviso una strada per arrivare a tutto questo, ma, in verità, la nostra azione di riequilibrio è cominciata dal primo giorno di governo della città e accompagna anche l’approvazione di questo importante documento, che è stato preceduto da alcune decisioni e atti propedeutici, all’ordine del giorno anche nella seduta di odierna. Siamo arrivati sin qui sentendo anche il peso delle nostre decisioni, perché non è facile prendere atto di un debito così alto, ma con la consapevolezza che tutto questo deve fare un’Amministrazione nelle condizioni in cui si trova il Comune oggi. Vogliamo a tal proposito ringraziare tutti coloro che in questi mesi si sono prodigati, con noi, per analizzare e trovare soluzioni alla situazione: la struttura amministrativa comunale, i consiglieri, anche i cittadini che ogni giorno ci chiedono di capire come si sia potuti arrivare fin qui e cosa da qui in poi si potrà fare. Non abbiamo alternative percorribili. Né chi ha avversato il piano ne ha poste. Non possiamo fare finta che la situazione non sia importante. Possiamo però assicurare che tutto ciò che si potrà migliorare a vantaggio della comunità, sarà migliorato, per questo serve la collaborazione di tutti e non le polemiche sterili. E serve anche il coraggio che a qualcuno, forse, è mancato. Serve perché questa è un’azione difficile, perché finito il momento dell’analisi, cominci quello delle scelte”.