Comune Pescara: salta elezione presidente del Collegio dei revisori.

Al Comune di Pescara la maggioranza di centrodestra non trova l’accordo per l’elezione del Presidente del Collegio dei revisori e le opposizioni parlano di forti spaccature all’interno dei partiti che guidano la città.

 

“Il centrodestra, confermato a fatica al governo della città, è entrato in crisi dopo poche settimane realmente operative. Al primo banco di prova, i partiti di centrodestra non sono riusciti ad eleggere il presidente del Collegio dei revisori dei Conti, organismo centrale nella vita del Consiglio comunale, creando un pericolosissimo vuoto in quanto il Collegio precedente è già scaduto. Una crisi venuta fuori alla luce del sole, figlia dell’arroganza e della presunzione”.

Lo affermano i consiglieri comunali del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Alleanza Verdi Sinistra Radici in Comune e delle liste civiche Faremo Grande Pescara e Costantini Sindaco.

“Questa mattina la crisi sotterranea della maggioranza è stata platealmente portata in aula – dicono i consiglieri comunali del centrosinistra – perché per ben due volte il centrodestra, che sulla carta avrebbe avuto numeri sufficienti, non è riuscito ad eleggere il nuovo presidente del Collegio, e bene abbiamo fatto nella seconda votazione a non ritirare la scheda facendo emergere con forza che le spaccature sono tutte interne al centrodestra. A nulla sono servite le sospensioni dei lavori: lasciata sola al voto, la maggioranza si è spappolata fra schede bianche, nulle e votazioni infruttuose, in una situazione di caos davvero triste per il Consiglio comunale. La giunta Masci – ribadiscono i consiglieri di opposizione – ha voluto trattare la nomina del presidente del Collegio, organo di supporto ai lavori del Consiglio comunale, come se invece fosse una qualunque nomina di partito, rifiutandosi di condividerla con l’intera assise. Ecco perché abbiamo scelto di non partecipare al voto, facendo emergere uno sconquasso nel centrodestra che costringe ora il Comune ad affrontare una maxi variazione di bilancio senza un Collegio nel pieno delle sue funzioni”.