Concluse indagini inchiesta appalti Asl L’Aquila, 4 indagati Nei guai 2 funzionari. Direzione: “Fiducia in operato magistratura”
Corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente: con queste accuse nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona hanno notificato la conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due funzionarie della Asl provinciale dell’Aquila e di due amministratori di una società privata. Secondo quanto si è appreso, l’attività investigativa, svolta dalle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila, ha interessato gli affidamenti di alcuni servizi esternalizzati dall’Asl 1 negli anni dal 2017 al 2021 e, nello specifico, i servizi di gestione del magazzino economale, di gestione,
manutenzione e aggiornamento dell’inventario dei beni mobili e di manutenzione delle aree verdi, per un ammontare di aggiudicazioni pari a circa 1,4 milioni di euro.
“La mole di documentazione esaminata – si legge in una nota della Guardia di Finanza – le testimonianze raccolte e i riscontri eseguiti dai Finanzieri avrebbero fatto emergere reiterate irregolarità nella predisposizione delle procedure di aggiudicazione dei servizi, in violazione del principio di rotazione e a vantaggio di taluni operatori economici compiacenti in cambio della dazione di utilità. I funzionari, nello specifico, ricorrendo spesso al frazionamento artificioso degli appalti oppure ad aggiudicazioni dirette, giustificate da un inesistente carattere d’urgenza, sono riusciti nel corso degli anni a eludere le procedure di evidenza pubblica previste dal Codice dei Contratti.
Si rappresenta che gli indagati saranno considerati colpevoli del reato ascritto allorquando interverrà sentenza definitiva di condanna” viene sottolineato ancora nella nota.
La Direzione della Asl 1 Abruzzo, in una nota, “conferma la piena fiducia nell’operato della magistratura e ribadisce il proprio impegno a garantire la massima collaborazione affinché si faccia piena luce sulla vicenda, nell’interesse dei pazienti e del personale tutto”.