Il 74% delle imprese del territorio Chieti e Pescara considera molto importante l’innovazione tecnologica: quasi un terzo di esse (il 30%) vi investe oltre il 5% del fatturato. Il Covid, dal canto suo, ha accelerato il processo di innovazione nel 41% delle imprese. Dati raccolti e analizzati da Confindustria Chieti-Pescara.
Sono alcuni dei dati emersi dall’Osservatorio dell’Ecosistema Innovativo, avviato per la prima volta in Italia da Fondirigenti – il Fondo promosso da Confindustria e Federmanager per la formazione continua dei dirigenti – che su idea e spinta di Confindustria Chieti Pescara e Federmanager Abruzzo e Molise, ha scommesso sul riscatto e sulle potenzialità del tessuto imprenditoriale di Chieti Pescara. L’iniziativa strategica “made in Abruzzo”, presentata ieri da remoto, si è articolata in un ciclo di focus group, workshop e laboratori di testing che si sono svolti da luglio a ottobre, richiamando la partecipazione di numerose aziende e manager abruzzesi, e hanno evidenziato le skills tecnico-manageriali che nel prossimo futuro dovranno essere presenti nelle imprese. Competenze protagoniste, inoltre, di una web App per incrociare domanda e offerta nel mondo del lavoro e mappare le nuove skills. L’App è stata ideata e sviluppata da Explo, Spin off dell’Università G. d’Annunzio Chieti Pescara.
Strategico il ruolo di Fondirigenti che ha scelto di partire proprio dall’Abruzzo con il progetto pilota, come ribadisce Costanza Patti, che di Fondirigenti è Direttore generale: “La pandemia ha messo a dura prova la capacità di resilienza delle imprese, rendendo più urgente l’investimento sui temi dell’innovazione e della riorganizzazione dei principali processi produttivi e gestionali”.
Il Presidente Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, spiega: “E’ la prima volta che in Abruzzo viene promossa un’iniziativa strategica di Fondirigenti. Nata dall’intuito delle parti sociali Confindustria Chieti Pescara e Federmanager Abruzzo e Molise, che hanno colto nell’innovazione la chiave per un cambiamento culturale delle aziende del territorio”.
L’Osservatorio dell’Ecosistema Innovativo e la web App sono uno strumento importante per i professionisti, come ricorda la vice Presidente di Federmanager Abruzzo e Molise, Irini Pervolaraki, secondo cui: “E’ necessaria non solo la rilevazione delle competenze sull’innovazione, ma la presa di coscienza della necessarietà del loro utilizzo. Si tratta di un lavoro che abbiamo svolto in piena e riuscita sinergia, perché ora più che mai il vuoto di questi anni venisse colmato e si desse una risposta concreta e subito operativa all’esigenza dell’utilizzo della tecnologia portata dal Covid.
Ha curato tutti gli aspetti del progetto è stato Alessandro Marra, docente di Economia dell’innovazione all’Università d’Annunzio e co-fondatore di Explo. Tra le imprese abruzzesi che hanno partecipato all’Osservatorio dell’Ecosistema Innovativo, c’è Fameccanica, che, spiega la Digital Manager, Paola Olivieri: “Da tempo innoviamo grazie ad App digitali, dunque questo progetto non può che trovarci allineati sul concetto di innovazione e come renderla disponibile”.
Altra best practice a livello mondiale, quella di FaterSMART, che coniuga innovazione e sostenibilità, come ricorda il General Manager, Giovanni Teodorani Fabbri.
“In un’era in cui la rivoluzione digitale mette le aziende di fronte alla necessità di adattare di continuo il proprio mindset e le organizzazioni di fronte a quella di sfidarsi ogni giorno – conclude il Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte –, l’innovation management è la chiave per stimolare il cambiamento in azienda. Innovare vuol dire stimolare il cambiamento, essere proattivi e non solo saper reagire alle istanze del settore, ma riuscire a prevedere e individuare in quali percorsi avverrà lo sviluppo, anticipare i trend del mercato e capire quindi dove si dovrà investire in termini strategici. L’Osservatorio dell’Ecosistema Innovativo e la web App rappresentano un modo pratico per facilitare questo processo importante d’innovazione delle imprese attraverso la definizione di nuove abilità manageriali dettate dalla digitalizzazione”.