Nella vecchia sede di un allevamento di Congiunti trovate diverse migliaia di carcasse di conigli in decomposizione. Il fatto è stato denunciato alla Forestale.
Quell’aria irrespirabile in realtà era odore di morte: migliaia e migliaia di carcasse di conigli in decomposizione sono state rinvenute nella ex sede della Dasco srl, a Congiunti (Pescara), dopo che gli abitanti della zona avevano segnalato l’odore insopportabile proveniente dai vecchi capannoni. Ora sulla vicenda pesa anche la denuncia delle associazioni Dog Village e Codici, che questa mattina hanno portato il fatto all’attenzione del Corpo Forestale dello Stato. I poveri animali, nei quattro capannoni dismessi, erano ammassati gli uni sugli altri e ricoperti con teli della spazzatura, mentre nel padiglione centrale dello stabilimento erano accatastati dentro i carrelli industriali. Da un container frigorifero fuoriusciva percolato scuro dall’odore nauseabondo. L’intera area era di facile accesso, i capannoni spalancati e accessibili e senza alcuna indicazione specifica né avvertenze riguardo la contaminazione da rifiuti organici. Ora bisognerà capire chi abbia “dimenticato” le carcasse in via Po, in contrada Congiunti di Collecorvino. L’area è vicina alle case e ad uno stabilimento di lavorazione delle carni. Nella denuncia presentata da Codici e Dog Village si chiede di accertare e punire i responsabili di eventuali reati ipotizzabili. In particolare, le associazioni chiedono che sia fatta chiarezza sulle cause della morte degli animali, se sia sopraggiunta per mancanza o sospensione dell’alimentazione o per altre motivazioni.