Passa, grazie alla maggioranza che vota compatta in Consiglio comunale a L’Aquila, la delibera illustrata dal vice sindaco Raffaele Daniele sulla riscossione coattiva di quelle somme, bollette e canoni, che gli utenti del progetto case non hanno mai pagato, parliamo di un buco che si aggira intorno ai 15 milioni di euro.
È scontro però tra maggioranza e opposizione. C’è un accertamento da parte della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza. Accertamento partito da una relazione della Commissione Garanzia e Controllo che ha fatto muovere la Corte dei Conti.
Il Comune ha preparato una delibera che è una sorta di tutela , un atto che per il vice sindaco va a salvaguardare i conti dell’ente che devono essere in ordine. Tecnicamente è una società dell’Agenzia delle Entrate che riscuote in base ai nominativi dati dal Comune.
Daniele ha ribadito che nei confronti delle fasce deboli che non possono pagare ci saranno misure di sostegno. L’assessore al sociale Francesco Bignotti ha illustrato un emendamento del sindaco. Problemi analoghi ci sono stati con il pagamento della refezione scolastica. Oltre 2000 morosi e non delle fasce deboli che già non pagano la mensa. L’emendamento va in questa direzione per scongiurare che ci rimettano bambini e fasce deboli.
La discussione è stata molto fitta. Il consigliere Lelio De Santis che spesso si è occupato di questa faccenda parla di atto frettoloso quando in passato c’era un apposito ufficio che oggi è rimasto invece solo con due unità. Un atto difensivo insomma per lui e non produttivo. Silveri della Lega ha insistito sul fatto che loro mettono le pezze ai danni della precedente amministrazione. Il problema è che spesso le bollette non arrivano, alcuni solleciti sono arrivati nel 2020. Il consigliere Masciocco ha invitato il Comune ad utilizzare il Sed, il servizio di elaborazione dati del Comune, per inviare bollette e dare una mano e ha richiamato ai ritardi dell’amministrazione con De Santis della Lega che ha rimandato al mittente le accuse dicendo che la vecchia amministrazione ha atteso 9 anni, loro solo qualche mese a causa del Covid. Scambio di accuse reciproche tra il consigliere De Matteis e Palumbo. De Matteis ha accusato senza mezzi termini l’amministrazione Cialente di questa catastrofe. Paolo Romano di Italia Viva ha presentato un emendamento, bocciato, mentre è passato quello del sindaco.
Alla fine, prima delle dichiarazioni di voto, il vice sindaco ha fatto un duro intervento parlando del passato, di peccato originale che è stato quello per lui di mettere il nome del Comune sulle bollette e non degli utenti, di Banca sistema e transazioni da lui giudicate dubbie.