In Consiglio regionale rinviata la discussione sui vitalizi e approvata la proroga per tpl sulla Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma. Dibattito e riconoscimenti per il decennale del sisma. Legnini: “Muoversi ora per nuovi fondi ricostruzione”.
Consiglio regionale, riunito oggi all’Aquila, ha rinviato la discussione sulle disposizioni in materia di contenimento dei costi della politica, in riferimento al Testo unico delle Norme sul trattamento economico spettante ai consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei gruppi consiliari, in particolare della riduzione del taglio dei vitalizie e del taglio del doppio vitalizio. La legge era stata approvata a novembre scorso nella passata legislatura ma poi non è stata promulgata e si è arenata perché ritenuta non urgente e indifferibile e quindi non licenziabile da un’assemblea che poteva esercitare la ordinaria amministrazione essendo stata fissata la data delle elezioni al 10 febbraio. Il rinvio è stato motivato dal fatto che proprio domani la questione verrà affrontata nel corso della seduta della Conferenza Stato-Regioni. La norma riguarda essenzialmente i consiglieri regionali eletti nelle passate legislature poiché il vitalizio in Abruzzo è stato abrogato nel 2011. L’assemblea ha approvato a maggioranza il progetto di legge sul trasporto pubblico che proroga il termine di validità delle concessioni dei servizi di trasporto pubblico locale, al 30 giugno 2019, sulla direttrice Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma. L’assise regionale ha anche convalidato all’unanimità i consiglieri eletti nell’undicesima Legislatura, e dato il via libera alla istituzione di una Commissione speciale per l’attuazione e le modifiche dello Statuto relativamente alle modifiche alla legge elettorale e per lo studio del regionalismo differenziato. In apertura dei lavori il Consiglio regionale ha commemorato il decennale del sisma del 6 aprile 2009 nel corso della quale sono state ripercorse le tappe dell’emergenza all’Aquila nelle ore successive al terremoto. Nell’occasione il presidente della Giunta, Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e il vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo hanno consegnato i riconoscimenti ufficiali all’ex capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, all’ex presidente, Gianni Chiodi, e all’ex sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, tutti e tre protagonisti dell’emergenza e del post terremoto, “per il ruolo svolto in occasione del terremoto cha colpito duramente il territorio e il popolo del capoluogo abruzzese”.
Legnini, rischio su nuovi fondi ricostruzione – “A 10 anni dal terremoto dell’Aquila, siamo in presenza di un grave rischio e di due straordinarie opportunità: il rischio è quello di una drastica riduzione dell’attenzione e delle volontà dei poteri statali”. Così il consigliere regionale di centrosinistra Giovanni Legnini intervenendo oggi all’Aquila nella seduta del consiglio regionale sul decennale del sisma dell’Aquila. L’ex vice presidente del Csm ha sottolineato come “la Regione non può continuare ad essere spettatrice di un’impresa di portata storica, tanto più ora che la ricostruzione è in fase avanzata”. In riferimento al rischio, Legnini ha spiegato che “sono un esempio le vicende relative ai 10 milioni occorrenti al Comune dell’Aquila per coprire le minori entrate e le maggiori spese del dopo sisma e chiudere il bilancio nonché al paventato rischio di taglio di 65 milioni delle risorse già stanziate”. Legnini ha evidenziato come le ingenti risorse, circa 7 miliardi di euro, ottenute tra il 2013 e il 2014, “quando ero componente del Governo e delegato alla ricostruzione”, saranno in via di esaurimento tra il 2020 e il 2021: “sarà allora necessaria una decisione sul rifinanziamento che – rimarca Legnini – non potrà che essere pluriennale, per poter garantire la programmazione degli ulteriori interventi che saranno certamente necessari”. “La prima opportunità che occorre invece cogliere sono quelle di vincere la sfida del completamento della ricostruzione entro un tempo ragionevole, restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sicuro, efficiente e di assoluto pregio, come quello del centro storico dell’Aquila e di tutti i borghi del cratere – ha spiegato ancora -. La seconda è di avviare la programmazione e le scelte di sviluppo della città capoluogo e dei territori del cratere. L’Aquila ha già compiuto scelte importanti che vanno preservate e completate. Sul resto del cratere si tratta di decidere qual è la direzione dello sviluppo da intraprendere”.