Consorzio di Bonifica, dal M5S una proposta di legge

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Per tutelare gli agricoltori dagli aumenti del 40% dei canoni idrici imposti dal Consorzio di Bonifica Centro – Bacino Saline – Pescara – Alento – Foro – il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Domenico Pettinari, ha presentato una proposta di legge. Previsto un contributo straordinario per il 2018 di 700 mila euro.

Questa mattina una delegazione di agricoltori si è riunita sotto gli uffici della Regione Abruzzo in Viale Bovio a Pescara per protestare contro i rincari del 40% dei canoni idrici. Con  loro anche il Consigliere regionale pentastellato, Domenico Pettinari il quale ha presentato una proposta di legge volta ad evitare l’ applicazione degli aumenti per l’ anno 2018. Gli aumenti del contributo di bonifica ha colpito come è noto, le aziende  agricole del Consorzio di Bonifica centro – Bacino Saline – Pescara – Alento – Foro sancito con le delibere commissariali n. 251 e 252 del 22 Novembre dello scorso anno.  Secondo le delibere l’aumento si è reso necessario a seguito della mancata piena utilizzazione da parte del Consorzio degli introiti derivati dalla gestione dei rifiuti liquidi per conto terzi. nella legge si specifica che si riconosca un contributo straordinario per l’anno in corso  al Consorzio di 700 mila euro a copertura dei costi di gestione, manutenzione e custodia delle opere e degli impianti di bonifica e di gestione del Consorzio stesso al fine di rendere nullo l’aumento. Un provvedimento, ha ricordato il Consigliere del M5S Pettinari, per cui la regione Abruzzo ha già espresso voto positivo unanime, durante la discussione di una Risoluzione, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio regionale. Contestualmente al riconoscimento del contributo straordinario, ha aggiunto infine Pettinari, con questa legge, si chiede al Consorzio di adottare, nel corso dell’anno, tutte quelle iniziative per riuscire a recuperare, da un lato le morosità derivate dal mancato pagamento dei canoni da parte degli agricoltori consorziati. Mancati versamenti dei canoni riferiti a più anni per diversi milioni di euro. E dall’altro lato contrastare e/o regiolarizzare i numerosi allacci abusivi.