Consorzio Bonifica Sud: Abuso e turbativa…per cominciare. L’inchiesta della Procura di Vasto sui buchi al Consorzio di Bonifica Sud promette sviluppi interessanti, Guardia di Finanza al lavoro anche se al momento non ci sono indagati.
Le prime segnalazioni, anche se indirette, giorni fa da parte del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso che, in sede di presentazione del masterplan della Regione, aveva parlato, riferendosi al Consorzio, di sarabanda di progettisti in merito all’opera più importante legata al Consorzio, ovvero la Diga di Chiauci. Ma di consulenze esterne il Consorzio ne avrebbe collezionate anche per altri progetti sperperando denaro ed accumulando un buco di oltre dieci milioni di euro. Addirittura bollette Enel inevase per circa 800 mila euro ed altre sofferenze di bilancio che gli uomini della Polizia Tributaria stanno iniziando ad accertare dopo aver acquisito nei giorni scorsi montagne di documenti. Va detto che, ancor prima del blitz della Finanza, é stato l’ex commissario di bonifica Giampiero Leombroni, lo scorso settembre, a portare di persona un pò di carte in Procura. Mentre l’attuale commissario, Rodolfo Mastrangelo, ha per lo meno risolto il problema degli arretrati ai dipendenti liquidando qualche giorno fa tre stipendi. Stando a quanto potrebbe emergere nel corso delle indagini, le ipotesi di reato sono abuso d’ufficio, turbativa d’asta, ma gli inquirenti temono possa riscontrarsi anche la violazione alle norme in materia di gare d’appalto. Sullo sfondo la mega opera della diga di Chiauci, 100 milioni di euro per la realizzazione di una struttura in grado di risolvere la carenza idrica nel Vastese, 30 anni di attesa, non ancora completata, in grado di contenere oltre 14 milioni di metri cubi d’acqua, se poi siano state rispettate o meno le procedure per la sua realizzazione sarà compito della Procura accertare se i vecchi amministratori del Consorzio abbiano operato nel rispetto delle leggi o meno.
Il servizio del Tg8: