Controlli nella movida di Chieti e provincia: fogli di via e daspo Willy

Effettuati controlli nelle zone della movida di Chieti e provincia, emettendo fogli di via e daspo Willy. Con tali provvedimenti si vuole frenare la pericolosità sociale di 6 individui che sono stati ritenuti responsabili di lesioni personali, violenza privata e danneggiamento

Negli ultimi mesi, con l’approssimarsi dell’estate, anche nelle aree all’aperto dei locali sono stati ulteriormente incrementati i controlli disposti dalla questura di Chieti per il rispetto della normativa che disciplina il ritrovo di un consistente numero di persone nei locali della provincia sottoposti a licenza. In quest’ottica, sin dal mese di aprile sono stati emessi 6 misure di prevenzione personale, tra avviso orale, foglio di via obbligatorio e divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento (il cosiddetto “daspo Willy”). Tali provvedimenti si prefiggono di frenare la pericolosità sociale di 6 individui che sono stati ritenuti responsabili di lesioni personali, violenza privata e danneggiamento, accertati nella zona della movida di Chieti Scalo, nei pressi di un locale a Fossacesia e in un bar ad Archi.

I responsabili sono stati identificati e denunciati alle procure competenti per territorio dalla squadra mobile in sinergia con i carabinieri del capoluogo e i militari dell’Arma di Ortona e Atessa. Due degli autori dei fatti accaduti a Fossacesia, essendo stati precedentemente raggiunti dal daspo Willy per l’intera provincia di Chieti, sono stati deferiti anche per la violazione di questo provvedimento e raggiunti dal foglio di via obbligatorio per un totale di 4 anni. Uno dei due è stato raggiunto anche da una misura cautelare coercitiva proposta dalla procura competente e adottata dal tribunale di Chieti. Foglio di via obbligatorio per 4 anni anche per un altro aggressore: stavolta il comune interessato è quello di Fossacesia. Infine, il denunciato per i disordini ad Archi ha ricevuto il daspo Willy, che gli preclude la possibilità di frequentare esercizi pubblici in quella zona.

Massimo Giuliano: