Coprifuoco alla Movida a Pescara: il Comune ha le mani legate

Tre mesi senza tavolini all’aperto e somministrazione di alcolici nel quadrilatero della movida intorno a Piazza Muzii. Esercenti sul piede di guerra e associazioni di categoria che puntano il dito contro l’Amministrazione Comunale.

Una vicenda antica quella della movida contestata tra Piazza Muzii, Via Cesare Battisti e vie limitrofe. Vicenda segnata da esposti in particolare da parte dei residenti, stanchi di dover sopportare fino a tarda ora rumori e schiamazzi. L’Amministrazione Comunale si è trovata a dover dar seguito a un provvedimento di stop delle attività dalla mezzanotte in poi, ora in cui tutti i tavolini dovranno essere rientrati e non si potrà più somministrare alcolici. Gli esercenti parlano di accanimento e di condanna a morte per numerosi locali, gran parte molto piccoli e quindi costretti a tenere i tavolini fuori, a loro sostegno le associazioni di categoria che accusano l’amministrazione di non essere stata in grado di individuare soluzioni che potessero accontentare sia i residenti che gli esercenti. Da Palazzo di città si bada bene a non gettare altra benzina sul fuoco, ma le dovute precisazioni sono necessarie:

“La Commissione Tecnica sul Piano di Risanamento Acusitico, insediata già nel 2023 – spiega l’assessore comunale al Commercio Zaira Zamparelli – a seguito di una serie di rilievi ci ha fornito delle linee guida che siamo costretti a rispettare, vi è di più che di recente il Tribunale ha emesso una sentenza a favore dei residenti, ciò significa che non potevamo fare altrimenti. Resta il fatto che, trattandosi di un provvedimento limitato a tre mesi, non escludiamo che si possa trovare un punto d’incontro tra le parti.”

Va anche specificato che i fatti trattati dal Tribunale vanno dal 2016 al 2021 (2020 a parte perché c’era il Covid) e che, seppur parzialmente coinvolta, questa Giunta Comunale ha cercato comunque di adottare tutte le misure necessarie in accordo con le parti interessate, a seguito di un’infinita serie di incontri, inoltre:

“Va anche specificato – ha detto l’assessore agli Eventi Alfredo Cremonese, già assessore al commercio – il Piano di risanamento è flessibile, non è detto che a seguito di ulteriori rilievi la situazione possa tornare ad un punto tale da pensare ad altre misure che possano accontentare un pò tutti. Al momento, però, il provvedimento obbligato non può essere modificato.”