Coronavirus Abruzzo: cantieri aperti solo virtualmente all’Aquila. Molte imprese si stanno organizzando in questa settimana per i tamponi ma, di fatto, solo pochissime aziende sono tornate nei cantieri. Per la deputata Pezzopane bisognava organizzarsi prima.
I cantieri all’Aquila hanno riaperto i battenti oggi solo virtualmente. La maggior parte dei cantieri sono rimasti chiusi, almeno in città ma le cose cambieranno probabilmente da quando ci saranno certezze per i tamponi. Da mercoledì potrebbero esserne sfornati circa 500 al giorno grazie ad un accordo tra Comune, Asl e Zooprofilattico con un tempo di processo di 24/36 ore ma costo a carico dell’impresa. Per eseguirli potrebbe essere montata una tensostruttura nell’area dell’ex ospedale psichiatrico a Collemaggio.
Tra l’altro in settimana dovrebbe essere operativo il laboratorio Dante Labs capace di processare migliaia di tamponi al giorno. Anche la CNA entra in questo discorso con uno sportello per eseguire tamponi e test sierologici su maestranze, artigiani e intera filiera della ricostruzione. Questo grazie ad una convenzione con Asl e Istituto Zooprofilattico di Teramo.
Duro però lo sfogo che il presidente Ance Adolfo Cicchetti ha fatto sui social. “Mi si accusa – ha detto – di non aver attaccato mediaticamente l’ordinanza non nel senso tantomeno sulla tempistica ma nel merito. Ance é affidatarie di circa 1/3 della ricostruzione. Da domani le nostre maestranze avranno i tamponi e saremo rigidi nei protocolli”. Per lui sono superficiali i ragionamenti per i quali il cantiere è più fonte di contagio rispetto ad altri settori che interagiscono con la comunità. Per la deputata Stefania Pezzopane il fatto che non abbiano riaperto i cantieri è un grande fallimento. Per lei ci si doveva organizzare prima e poter ripartire, nel più grande cantiere d’Europa, in sicurezza.